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Aidepi: bene origine del grano in etichetta per la pasta

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Aidepi: bene origine del grano in etichetta per la pasta

Aidepi: bene origine del grano in etichetta per la pasta

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Redazione

Scatta l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano utilizzato nella pasta con l’entrata in vigore del decreto interministeriale sulla indicazione dell’origine obbligatoria dopo 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

“I pastai italiani sono pronti: ci siamo già adeguati a questo regolamento nazionale, come sempre fatto per ogni normativa che interessa i nostri associati, arrivando anche in anticipo rispetto alla data prevista, tanto che pacchi di pasta con la nuova etichetta sono già presenti in scaffale da alcune settimane - commenta Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta) nel fare il punto della situazione. “Certo, per qualche tempo gli italiani troveranno nei punti vendita anche pacchi di pasta con la ‘vecchia’ etichetta, perché ci sono ancora delle giacenze da smaltire”.

“Da questo momento in avanti – continua Felicetti - i consumatori avranno modo di verificare che dietro ottime marche di pasta a volte ci sono semole ricavate da grani duri italiani e altre volte, invece, semole che utilizzano anche ottimi grani duri stranieri. Perché la qualità non conosce frontiere. Non bisogna infatti confondere l’origine con la qualità del prodotto: tutto il grano che utilizziamo per la pasta italiana, per bontà, sicurezza e tracciabilità, è il migliore del mondo.”


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