Agroalimentare, Gustibus approda nella grande distribuzione dei nuovi mercati emergenti
Agroalimentare, Gustibus approda nella grande distribuzione dei nuovi mercati emergenti
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Il gusto 100% italiano, con le materie prime prevalentemente siciliane, è pronto a sbarcare nei più importanti mercati internazionali, grazie agli ultimi accordi chiusi tra “Gustibus Alimentari” e le principali catene di supermercati presenti negli Stati Uniti, Emirati Arabi, Giappone e Corea del Sud.
L’appeal dell’Italian style resta, dunque, sempre un grande complice per le aziende che scommettono nell’internalizzazione del prodotto, anche nel settore agroalimentare.
Gli americani, per esempio, sono dei grandi consumatori, oltre che produttori, di formaggio, e negli ultimi anni le performances delle esportazioni hanno premiato la qualità del prodotto italiano non solo nelle grandi metropoli come New York, San Francisco e Boston ma anche nelle aree più piccole, dove la richiesta di prodotti italiani si va via via sempre più forte, anche per un accresciuto interesse verso la dieta mediterranea: sulla scia di questo trend è nato il sugo al formaggio. Stessa operazione in Corea del Sud, dove il prodotto Gustibus è presente con un private label e tra le varietà di sughi al pomodoro, a vincere sono le referenze all’aglio e alla ricotta. Con la gamma dei sughi al pomodoro, Gustibus è da poche settimane presente anche in Giappone. E negli Emirati Arabi, dove gli Emiratini soprattutto di Dubai e Abu Dhabi si sono scoperti grandi estimatori del tartufo, è in arrivo un pesto pronto realizzato “ad hoc”, frutto di ricette ‘personalizzate’ e mirati brand test.
Non solo sughi, anche il mercato dei pesti è in forte incremento a livello internazionale. Il mercato che consente di raccogliere un maggiore fatturato resta quello europeo, anche perché il prodotto, soprattutto il pesto al basilico, è legato ad una forte tradizione culinaria occidentale. La referenza più performante resta il pesto verde tradizionale al basilico, con e senza aglio, ma l’azienda sta puntando molto sul pesto di pistacchio e il pesto alla trapanese.
Per affrontare i mercati internazionali, non basta, però, l’attenzione alla materia prima e al palato dei consumatori, ma anche la capacità di intercettare tendenze e stili di vita sempre “più green” di ogni popolo, oltre alla necessità di esprimere una corretta immagine dell’azienda attenta ai temi della sostenibilità e della salubrità dell’ambiente. In questo senso, saper scegliere il packaging per un’azienda che voglia raccogliere la sfida della competitività, è un importante strumento di comunicazione.
La busta in doypack è assolutamente performante: stabile (quando la si posiziona su di un piano), versatile e compatibile con qualsiasi tipo di prodotto, a basso impatto ambientale, ermetica per garantire freschezza e durata del prodotto, condizione imprescindibile per il trasporto, quando si parla di e-commerce. Su quest’ultimo punto Gustibus ha già firmato un accordo con Alibaba per aprire una vetrina: si parte con 6 prodotti, per salire presto a 15, con l’obiettivo di gestire una vetrina con una cinquantina di prodotti a marchio.
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