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Acque minerali: un successo “naturale”

Acque minerali: un successo “naturale”
Acque minerali: un successo “naturale”

Acque minerali: un successo “naturale”

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Fabio Massi

Il 2015 è stato un anno soddisfacente per il comparto delle acque minerali, che ha registrato risultati positivi sia a valore che a volume.

«In un mercato così ricco di competitor, tendenzialmente saturo, fortemente influenzato da fattori endogeni ed esogeni, - afferma Michele Pontecorvo Ricciardi, responsabile comunicazione di Ferrarelle - la penetrazione assoluta risulta in crescita rispetto al 2014, attestandosi al 98,1% (Fonte: Gfk, dicembre 2015). Per quanto riguarda le performance, si registra un incremento importante nei volumi e nel fatturato rispetto ai trend negativi dell’anno passato». Dello stesso avviso Luca Cheri, direttore commerciale di Fonti di Vinadio, il quale conferma: «il 2015 si è chiuso molto bene perché abbiamo avuto una componente di stagionalità eccezionalmente positiva. Il lungo periodo di temperature più alte delle medie stagionali ha generato un +8,4% a volume, superando i 7 miliardi di litri di prodotto venduto».

Agli italiani piace naturale (e funzionale)
Analizzando il mercato più nel dettaglio, si può notare come - tra i diversi segmenti - sia quello dell’acqua naturale a mostrare le performance migliori. «La categoria Naturale - sottolinea Vincenzo Tundo, direttore marketing Acqua Minerale San Benedetto - ha da anni un trend migliore rispetto al mercato attestandosi a una quota del 72% a volume. Buono anche l’andamento dell’Effervescente naturale, cresciuto del 7,2% con performance superiori al Frizzante e al Leggermente Frizzante. Per quanto riguarda, infine, i formati, abbiamo rilevato risultati soddisfacenti per il segmento 1 litro». Michele Pontecorvo Ricciardi evidenzia anche il successo di un’altra categoria: «il mercato registra un importante affermarsi delle cosiddette acque funzionali. In tal senso, precorritrice è stata la nostra Acqua Vitasnella e dallo scorso anno abbiamo rafforzato ancora più profondamente il trend con Fonte Essenziale».

Bene le medie e piccole superfici
Per quanto riguarda, invece, i canali distributivi, in Gdo sono i supermercati a fare la parte del leone, a differenza delle grandi superfici che mostrano maggiori difficoltà. «Ormai da qualche anno - dichiara a questo proposito Vincenzo Tundo - si assiste a una sofferenza degli iper a favore delle superfici medio piccole».

L’export cresce
Se i consumi crescono a livello nazionale, buone notizie arrivano anche dalle esportazioni. «L’export - evidenzia Luca Cheri - è un canale molto interessante perché, sia in ambito Europa che oltreoceano, si nota una graduale diminuzione dei consumi di bevande gassate e uno spostamento degli acquisti verso referenze con un minor apporto calorico e un maggior apporto di benefici. In questo cambio di rotta, la regina è l’acqua minerale naturale». I mercati esteri sono importanti, ad esempio, per Ferrarelle che - con la piatta Natia - è esportata in oltre 40 Paesi del mondo ma anche per San Benedetto, il cui export cresce del 20% l’anno. Attiva al di fuori dei confini nazionali, infine, Norda: «siamo presenti da tempo - dichiara Carlo Pessina, ad di Norda - in diversi Paesi europei e recentemente sono stati avviati nuovi progetti di partnership all’estero con alcuni importanti gruppi distributivi e industriali di Stati Uniti, Cina, Asia, Thailandia e Israele.

Novità a scaffale

Nel corso del 2015 i player del settore hanno ampliato il proprio assortimento con nuove proposte destinate sia alla grande distribuzione che al settore horeca. «La nostra azienda - racconta Michele Foglio, direttore commerciale di Maniva - ha lanciato il messaggio legato al pH alcalino delle sue acque e al legame presente con il mondo dell’alimentazione alcalina e del benessere. Si sono inoltre gettate le basi per il lancio in corso di nuove bottiglie in vetro dal design accattivante e in linea con le richieste del mercato horeca, sia per il marchio Maniva che Verna». Novità anche in casa Ferrarelle con l’introduzione sul mercato di Fonte Essenziale, un’acqua funzionale ricca di sali minerali (soprattutto solfati e magnesio), particolarmente indicata per depurare il fegato e stimolare la motilità intestinale. Il 2016 sarà un anno importante per Fonti di Vinadio: «in questi mesi andremo a consolidare i formati di servizio lanciati più recentemente, come Sant’Anna La Baby da 0,25 l con tappo push&pull, poi presenteremo un formato specifico per gli sportivi e faremo nuovi value pack focalizzandoci sul mezzo litro» spiega Luca Cheri. Molto attiva, infine, San Benedetto: «a inizio anno - afferma Vincenzo Tundo - abbiamo rilanciato Cutolo Rionero Fonte Atella, l’acqua effervescente naturale della Basilicata e delle regioni limitrofe. Il prodotto è tornato nei pratici formati in Pet da 1,5 l e 0,5 l e a breve saremo pronti con le bottiglie in vetro da 0,75 l, da 1 l e da 1 l in Pet. Nel 2016 lanceremo anche la linea Millenium con l’Antica Fonte della Salute, disponibile nella nuova bottiglia in vetro da 0,65 l per l’alta ristorazione, alla quale si affiancherà Pura di Roccia. Rimanendo in questo settore, la San Benedetto Prestige Rose Edition sarà vestita con il nuovo tappo riportante la nostra classica rondine in rilievo e sarà impreziosita dal logo celebrativo dei 60 anni. Elite Edition infine, pensata per l’horeca, presenterà un’immagine rinnovata con una nuova etichetta su base argento e l’inserimento del logo Elite».

L’acqua che “parla” al consumatore
I player del settore investono continuamente in pubblicità, affidandosi a diverse strategie di marketing per comunicare al meglio con i consumatori. «Noi di Maniva stiamo utilizzando sempre di più i social e la leva del web ma abbiamo anche rinnovato alcune sponsorizzazioni sportive, tra cui tre squadre calcistiche di serie A» afferma, ad esempio, Michele Foglio. Molto attiva anche Fonti di Vinadio, che sfrutta canali diversi a seconda del target da raggiungere: «abbiamo coinvolto tutti i principali media della periodica femminile, familiare e donna/bambino; ai giovani parliamo attraverso il web e i social network; al mondo maschile/sportivo ci rivolgiamo con la skicard e faremo una campagna tv in occasione di alcuni eventi sportivi» racconta Luca Cheri. Ampia e articolata, la pianificazione di Ferrarelle che ha scelto un media mix completo per dare grande visibilità ai propri marchi: «attraverso tv, stampa e web diamo maggiore spazio al racconto delle caratteristiche e dei benefici di prodotto. Abbiamo, inoltre, attuato una vasta campagna affissioni su Roma, mentre per sostenere la presenza di Ferrarelle nell’horeca abbiamo dedicato un piano affissioni a pizzaioli e chef» dichiara Michele Pontecorvo Ricciardi. La comunicazione è piuttosto importante quest'anno per Norda, come rileva Carlo Pessina: «dal punto di vista della nostra strategia è sicuramente centrale il fatto che il Gruppo Norda è “Acqua ufficiale del Giubileo”, un riconoscimento testimoniato ed evidenziato con la presenza dell’apposito logo su tutte le confezioni (etichette e fardelli) dei prodotti coinvolti e sul materiale di comunicazione realizzato e veicolato durante l'evento. Considerandone la territorialità, con il particolare coinvolgimento di Roma, Norda ha deciso di coinvolgere in questa operazione le acque FABIA e GRAZIA, facenti parte della Sangemini Acque e imbottigliate entrambe nello stabilimento di San Gemini (Terni). Si tratta, quindi, di acque molto vicine territorialmente a Roma e facilmente accessibili in una logica di prodotto a kilometro zero. Il riconoscimento viene inoltre comunicato con una campagna rivolta al consumatore finale pianificata sia su media nazionali che con strategia plurimezzi (dinamica, affissioni…) nella Capitale».

Un comparto ecosostenibile
Una delle priorità delle aziende è quella di portare avanti le proprie attività nel pieno rispetto dell’ambiente, riducendo anche i consumi energetici e la quantità di rifiuti prodotta. Tra i player in prima linea c’è San Benedetto, che nel 2014 ha ridotto le emissioni di CO2 del 4,7% sulla linea Acqua Minerale San Benedetto. Il gruppo veneto, inoltre, produce la bottiglia da 1 l Easy con il 50% di RPet (Pet rigenerato proveniente dal riciclo della plastica), il massimo previsto dalla normativa, e a gennaio ha siglato un nuovo accordo con il Ministero dell’Ambiente. Particolarmente attenta alle tematiche ecosostenibili anche Ferrarelle, che si prepara alla realizzazione di un impianto produttivo di preforme in Pet riciclato, ottenute dal riutilizzo di bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata del Conai, dei Comuni e dei privati raccoglitori. «Da qualche anno - aggiunge Michele Pontecorvo Ricciardi - l’azienda ha installato nuove linee di imbottigliamento vetro e Pet, la cui moderna tecnologia consente di risparmiare l’energia impiegata e attua un progetto di riciclo di legno, carta e alluminio pari al 90% degli scarti industriali in entrambi gli stabilimenti. Presso il centro di Riardo, inoltre, è attivo un impianto fotovoltaico da 1 megawatt, composto da circa 5.000 moduli fotovoltaici, che alimenta in parte il fabbisogno interno e in parte quello del territorio circostante».

Stefania Colasuono

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