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Per la nuova distribuzione si collabori lungo tutta la filiera
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Realizzare una supply chain condivisa considerando le tendenze chiave delle società avanzate, come l’urbanizzazione crescente, la consapevolezza del consumatore riguardo alla sostenibilità e la continua adozione di tecnologie via via più innovative. Tutto ciò richiederà nuovi modelli di distribuzione basati sulla collaborazione e filiere ottimizzate in maniera “intelligente” in cui condividere informazioni, infrastrutture e attività.
Di questo e altro si è parlato ai workshop internazionali “Future Value Chain 2020” che generano nuove iniziative volte a migliorare la vita dei consumatori attraverso migliori strategie di business. Nel corso degli ultimi mesi, i rappresentanti dei principali gruppi mondiali del settore Retail & Consumer Goods hanno lavorato insieme, nell'ambito dell'iniziativa Future Value Chain, per definire come continuare a generare benefici per i consumatori attraverso una nuova serie d’iniziative di collaborazione. L’impegno è nato dai rapidi cambiamenti che stanno interessando la società, i comportamenti dei consumatori, l'ambiente e la tecnologia. I dirigenti di settore hanno riconosciuto chiaramente la necessità di agire in modo rinnovato e di lavorare a nuove logiche collaborative.
Il programma “2020 Future Value Chain: Building Strategies for the New Decade”, promosso da “The Consumer Goods Forum”, Capgemini, HP e Microsoft Corp., ha realizzato un nuovo rapporto sulla base dei risultati delle sessioni di lavoro. Rapporto che ha coinvolto 200 dirigenti in rappresentanza di distributori, produttori, fornitori, accademici e associazioni di settore. Questi gli obiettivi strategici individuati su cui l’industria dovrebbe concentrare le proprie energie:
1) rendere il “Consumer Business” maggiormente sostenibile – Nei prossimi 20 anni la popolazione mondiale raggiungerà quota 8,3 miliardi e questa crescita eserciterà una pressione sempre maggiore sulle risorse naturali, influenzandone il costo e la disponibilità. Il settore deve collaborare per assicurare la sostenibilità delle pratiche aziendali, considerando che la social responsibility diventerà un aspetto sempre più importante per le decisioni di acquisto dei consumatori;
2) coinvolgere consumatori “abilitati dalla tecnologia”. Una delle sfide sottolineate in modo specifico è rappresentata dalla necessità di mantenere il dialogo con i consumatori attraverso i canali e le tecnologie preferite. Il comportamento di acquisto del consumatore è influenzato dall'uso di una serie di tecnologie presenti nella vita delle persone, accessibili in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, che permettono di essere sempre più informati su prodotti e servizi. Le aziende devono riuscire a generare maggior valore, coinvolgendo i consumatori e mantenendo con loro un dialogo bidirezionale per migliorare la risposta alle loro mutevoli esigenze.
Di questo e altro si è parlato ai workshop internazionali “Future Value Chain 2020” che generano nuove iniziative volte a migliorare la vita dei consumatori attraverso migliori strategie di business. Nel corso degli ultimi mesi, i rappresentanti dei principali gruppi mondiali del settore Retail & Consumer Goods hanno lavorato insieme, nell'ambito dell'iniziativa Future Value Chain, per definire come continuare a generare benefici per i consumatori attraverso una nuova serie d’iniziative di collaborazione. L’impegno è nato dai rapidi cambiamenti che stanno interessando la società, i comportamenti dei consumatori, l'ambiente e la tecnologia. I dirigenti di settore hanno riconosciuto chiaramente la necessità di agire in modo rinnovato e di lavorare a nuove logiche collaborative.
Il programma “2020 Future Value Chain: Building Strategies for the New Decade”, promosso da “The Consumer Goods Forum”, Capgemini, HP e Microsoft Corp., ha realizzato un nuovo rapporto sulla base dei risultati delle sessioni di lavoro. Rapporto che ha coinvolto 200 dirigenti in rappresentanza di distributori, produttori, fornitori, accademici e associazioni di settore. Questi gli obiettivi strategici individuati su cui l’industria dovrebbe concentrare le proprie energie:
1) rendere il “Consumer Business” maggiormente sostenibile – Nei prossimi 20 anni la popolazione mondiale raggiungerà quota 8,3 miliardi e questa crescita eserciterà una pressione sempre maggiore sulle risorse naturali, influenzandone il costo e la disponibilità. Il settore deve collaborare per assicurare la sostenibilità delle pratiche aziendali, considerando che la social responsibility diventerà un aspetto sempre più importante per le decisioni di acquisto dei consumatori;
2) coinvolgere consumatori “abilitati dalla tecnologia”. Una delle sfide sottolineate in modo specifico è rappresentata dalla necessità di mantenere il dialogo con i consumatori attraverso i canali e le tecnologie preferite. Il comportamento di acquisto del consumatore è influenzato dall'uso di una serie di tecnologie presenti nella vita delle persone, accessibili in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, che permettono di essere sempre più informati su prodotti e servizi. Le aziende devono riuscire a generare maggior valore, coinvolgendo i consumatori e mantenendo con loro un dialogo bidirezionale per migliorare la risposta alle loro mutevoli esigenze.
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