Lavorare nella GDO e nel Retail oggi: il punto di vista di Openjobmetis
Lavorare nella GDO e nel Retail oggi: il punto di vista di Openjobmetis
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Openjobmetis è un’Agenzia per il Lavoro nata a gennaio 2012 dalla fusione fra Openjob e Metis e che ha maturato negli anni un know how e un expertise specifico nel mondo della GDO e del Retail per cui seleziona e ricerca personale.
Oggi le aziende richiedono skills e competenze differenti rispetto a 10 anni fa, per fare un esempio, estrema flessibilità, pluri-competenze linguistiche, standing elevato etc) e un focus particolare dedicato proprio a questo periodo di preparazione al Natale. Per comprendere a fondo come è cambiato il mondo del lavoro in questi settori dal punto di vista delle risorse abbiamo fatto una chiacchierata con Laura Piccolo, responsabile GDO& Retail.
Com’è cambiato il mondo della GDO e del Retail negli ultimi dieci anni dal punto di vista delle dinamiche lavorative?
La parola che meglio descrive il cambiamento in atto nel mondo del lavoro è flessibilità. Parola molto utilizzata, che le Agenzie per il lavoro hanno contribuito a connotare in senso positivo. Essere flessibili infatti significa adattarsi alle esigenze che via via il mercato fa emergere e, applicato al mondo del lavoro somministrato, significa avere un percorso lavorativo dinamico e tutelato nei propri diritti. La GDO e il mondo Retail, complici le liberalizzazioni, hanno recepito l’esigenza di aperture continuative per tutti i giorni della settimana e un’estensione dell’orario di lavoro per stimolare i consumi. In questa chiave è stata sviluppata una maggiore attenzione verso il consumatore, il cui atto d’acquisto può essere determinato da fattori come un’appropriata consulenza e capacità propositiva da parte del sales assistant di un esercizio commerciale. Anche l’estetica degli spazi, terreno di acquisti, ha subito un’evoluzione: parliamo di un vero e proprio svecchiamento dei negozi. Dal punto di vista delle risorse, invece, la tendenza è quella di ricercare personale giovane, disposto a turnare sette giorni su sette e ad avere una certa elasticità d’orario. L’ammodernamento della distribuzione ha richiesto un cambio di passo alla professione del venditore. Sono richieste competenze specifiche e trasversali. Tra le prime, conoscere il prodotto che ad esempio, nel caso di prodotti elettronici sono sempre più sofisticati rispetto al passato; saper negoziare e accogliere il consumatore; avere dimestichezza con gli strumenti elettronici in uso negli shop, cassa, POS etc. Tra le competenze trasversali, saper creare un rapporto empatico con l’interlocutore. Per i profili più alti, e in base alla distribuzione geografica, può essere imprescindibile la conoscenza dell’inglese o di più lingue.
Siamo prossimi al Natale, momento di picco di lavoro. Quali sono le figure professionali più richieste adesso?E negli altri periodi dell’anno?
In questo periodo la domanda aumenta esponenzialmente, anche se per i settori GDO & Retail rileviamo una crescita sempre più contenuta dovuta alla congiuntura economica sfavorevole. Le figure più richieste, 4.000 previste per questo Natale, sono tipicamente gli addetti alla vendita di tutti i settori merceologici, circa 2.250. Sono ampiamente ricercati anche cassieri e scaffalisti, circa 2.000 e, in misura minore, gli specialisti della GDO, come addetti al banco salumi, del pesce, della carne (circa 750). Il mercato richiede anche profili più alti come i responsabili di reparto, seppur con numeri inferiori. Negli altri periodi dell’anno, per alcune professioni ci richiamiamo ad una certa stagionalità: per fare un esempio, in estate aumentano le richieste di camerieri nella ristorazione. Per il resto, il ruolo dell’addetto alla vendita è un must nelle richieste per tutti i 12 mesi dell’anno.
Che ruolo ha un’agenzia del lavoro nel supporto all’azienda che ricerca personale?
Ha un ruolo strategico. Le aziende oggi hanno sempre meno visibilità sul futuro e hanno difficoltà ad assumere stabilmente le risorse di cui hanno bisogno. Openjobmetis consente loro di disporre delle risorse nel rispetto delle regole, assicurando ai propri lavoratori tutti i diritti che spettano alla risorsa impiegata. Non solo, ma un’Agenzia per il lavoro che offre un buon servizio, oltre a ricercare e selezionare il personale in linea con le richieste, conosce bene il territorio e le specificità delle aziende. Così si lavora in modo snello e col massimo del risultato. Openjobmetis, nel mondo della GDO e del Retail, offre un servizio qualificato e supporta l’azienda in ogni aspetto che riguarda la gestione del personale. Un partner strategico con una competenza di settore unica che rende fluida la collaborazione con l’azienda cliente.
Quanto è importante la formazione del lavoratore nel settore gdo/retail?E perché?
Un addetto alle vendite non è difficile da selezionare. È un problema trovare figure già formate, per questo l’aspetto formativo è fondamentale nell’attività di Openjobmetis e si collega con l’evoluzione del mondo della GDO e del Retail. Se pensiamo alle caratteristiche della vendita, sempre più assistita e propositiva, chi se ne occupa deve avere gli strumenti e le competenze per farlo, pena la mancata vendita. Il venditore deve saper proporre sconti, promozioni, gestire il registratore di cassa, lo scarico del magazzino e l’eventuale riordino. Già da questi pochi elementi si intuisce come il training formativo non sia un optional.
Quali sono gli skills e le competenze che le aziende richiedono maggiormente?
Se parliamo di risorse, la richiesta è di un mix tra competenze tecniche, di cui abbiamo accennato, e competenze trasversali come la capacità di gestione e coordinamento di un team, oltre alla capacità di mediazione. Se parliamo delle richieste all’Agenzia per il lavoro, ci riferiamo ad un servizio rapido ed efficace.
Cosa si intende per competenze trasversali?
Spesso parliamo di competenze personali trasversali che noi identifichiamo in umiltà, tenacia, voglia di non sentirsi mai arrivati, curiosità, proattività. Il motto di Steve Jobs “Stay hungry, stay foolish” è la sintesi di tutto questo.
In cosa consiste il lavoro somministrato? Che benefici comporta?
Un lavoratore somministrato è un lavoratore regolare che gode degli stessi diritti di un dipendente. È un buon modo per le aziende per avere risorse regolari e uno strumento per combattere il sommerso. In tempi non facili per il mercato del lavoro, in cui si perdono posti e le aziende chiudono, può essere un buon modo per i giovani per entrare nel mondo del lavoro, fare esperienze contestualmente al periodo di studi, o rientrare nel mondo del lavoro per restarci. In Italia, la somministrazione è spesso erroneamente sinonimo di precarietà, mentre dovrebbe essere associata ad un concetto di flessibilità buona e una via attraverso cui passa sempre più spesso l’assunzione. All’estero la percezione del lavoro flessibile è sicuramente diversa. Da noi è ancora importante fare informazione. Per le imprese che temono i vincoli della riforma Riforma Fornero, la somministrazione potrebbe essere uno dei mezzi più agevoli per le aziende e per la risorsa in cerca di impiego.
Trovare un lavoro stabile oggi è davvero una mission impossibile?
I tempi non sono certamente facili ma possiamo garantire la serietà delle nostre aziende clienti e quindi una maggiore tranquillità per coloro che, una volta dimostrata la loro professionalità, vengono confermati a tempo indeterminato.
Stefania Lorusso
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