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Hag aiuta i giovani amanti del cinema
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Hag aiuta i giovani amanti del cinema
- Information
Durerà fino al termine di febbraio 2011 il concorso “Caffè Hag promuove i giovani talenti del cinema” rivolto a chi, tra i 18 e i 26 anni, nutre passione per il grande schermo. Un’occasione per cimentarsi nella realizzazione di un cortometraggio anche senza avere i mezzi professionali adeguati. Il soggetto dei girati, che dovrà essere ispirato ai ”Pleasure moments” legati al caffè con una durata massima di 3 minuti, punta a rafforzare il legame tra Hag e l’universo della cultura, obiettivo che il logo sinonimo di decaffeinato persegue da tempo.
Le origini del marchio risalgono al 1905 quando Ludwig Roselius della Kaffee Handels Aktien Gesellschaft (Hag) di Brema mise a punto il primo processo di decaffeinizzazione per ridurre le dosi di eccitante assunte dal padre che faceva l’assaggiatore di caffè. Il caffè Hag, che venne introdotto sul mercato italiano nel 1920, oggi è prodotto nello stabilimento di Andezeno (To), con sistemi certificati di qualità e di sicurezza alimentare. Lo sostengono campagne di comunicazione che ne mantengono sempre forte il richiamo. Di Hag abbiamo parlato con Giuliana Mantovano, senior brand manager.
Quanto caffè Hag si produce in un anno?
Circa 5mila tonnellate, vendute prevalentemente in Italia.
Come vanno i consumi? Come sono cambiati nel tempo?
Il segmento del decaffeinato è piuttosto dinamico e continua ad attirare nuovi consumatori. La penetrazione è quasi raddoppiata negli ultimi 10 anni ed è in forte crescita con circa 500mila famiglie acquirenti in più nel 2009.
Come vanno sostenuti i consumi? Quanto conta la pubblicità?
Gli investimenti in comunicazione sono fondamentali per garantire la crescita del segmento, che è particolarmente reattivo.
Chi è il consumatore tipo? Ne esiste un profilo?
Caffè Hag ha un target di persone, sia uomini che donne, sopra i 35 anni, con famiglie con bambini e un reddito medio più elevato. È un target "evoluto" ovvero con molti interessi, anche serali, quali la musica, il teatro, il cinema e che ama concedersi il piacere di un buon caffè anche nel pomeriggio e di sera.
L’acquisto è d’impulso o programmato? Si fa la scorta per casa?
Il caffè è in generale un prodotto ad acquisto programmato e Hag rispetta questa “regola”.
È un consumo più domestico o da bar?
Entrambi, chi consuma Hag a casa normalmente lo chiede anche al bar.
Come agite dal punto di vista del marketing? Quali azioni prevalgono pensando alla pubblicità classica, alle promozioni in-store, alle sponsorizzazioni e così via?
Il Piano marketing di Hag è piuttosto articolato. Prevede sia un investimento in comunicazione su media classici, Tv, radio e così via, sia su new media con nuova strategia web che nel 2010 ha visto un’articolata campagna sul nostro sito www.hagpleasuremoments.it Non si tratta del classico sito di marca: il consumatore entra nel mondo di caffè Hag e degli Hag pleasure moments, ovvero quei momenti di piacere che Hag dedica ai suoi consumatori (mangiare & bere, musica, cinema, lettura) in compagnia del piacere di un gran caffè.
Quali sono gli elementi distintivi del sito?
All’interno del mondo Hag online, il consumatore ritrova i suoi momenti di piacere con 4 campagne che si sono susseguite durante l’anno in cui c’è stata interazione, divertimento, condivisione con amici, e c’è pure il piacere di poter vivere “dal vivo” un Hag pleasure moments”. Inoltre è possibile navigare nelle varie sezioni del sito, in linea con questi piaceri, trovando le ultimissime novità sulle uscite cinematografiche, locali sfiziosi, suggerimenti di libri... tutto in stile Hag.
Gli Hag pleasure moments vivono anche off line con sponsorizzazioni ed eventi. Di recente il logo ha caratterizzato il Festival internazionale del film di Roma.
Altre azioni di marketing? Novità di prodotto?
Il supporto alla marca non può prescindere dal presidio del punto vendita, con degustazioni e in store animation. Ma altro elemento importante è l’innovazione di prodotto con il lancio nel 2010 di Hag Moments, una pregiata selezione di caffè decaffeinato, con morbide note di vaniglia o nocciola, per concedersi un momento di piacere unico e inconfondibile.
Le origini del marchio risalgono al 1905 quando Ludwig Roselius della Kaffee Handels Aktien Gesellschaft (Hag) di Brema mise a punto il primo processo di decaffeinizzazione per ridurre le dosi di eccitante assunte dal padre che faceva l’assaggiatore di caffè. Il caffè Hag, che venne introdotto sul mercato italiano nel 1920, oggi è prodotto nello stabilimento di Andezeno (To), con sistemi certificati di qualità e di sicurezza alimentare. Lo sostengono campagne di comunicazione che ne mantengono sempre forte il richiamo. Di Hag abbiamo parlato con Giuliana Mantovano, senior brand manager.
Quanto caffè Hag si produce in un anno?
Circa 5mila tonnellate, vendute prevalentemente in Italia.
Come vanno i consumi? Come sono cambiati nel tempo?
Il segmento del decaffeinato è piuttosto dinamico e continua ad attirare nuovi consumatori. La penetrazione è quasi raddoppiata negli ultimi 10 anni ed è in forte crescita con circa 500mila famiglie acquirenti in più nel 2009.
Come vanno sostenuti i consumi? Quanto conta la pubblicità?
Gli investimenti in comunicazione sono fondamentali per garantire la crescita del segmento, che è particolarmente reattivo.
Chi è il consumatore tipo? Ne esiste un profilo?
Caffè Hag ha un target di persone, sia uomini che donne, sopra i 35 anni, con famiglie con bambini e un reddito medio più elevato. È un target "evoluto" ovvero con molti interessi, anche serali, quali la musica, il teatro, il cinema e che ama concedersi il piacere di un buon caffè anche nel pomeriggio e di sera.
L’acquisto è d’impulso o programmato? Si fa la scorta per casa?
Il caffè è in generale un prodotto ad acquisto programmato e Hag rispetta questa “regola”.
È un consumo più domestico o da bar?
Entrambi, chi consuma Hag a casa normalmente lo chiede anche al bar.
Come agite dal punto di vista del marketing? Quali azioni prevalgono pensando alla pubblicità classica, alle promozioni in-store, alle sponsorizzazioni e così via?
Il Piano marketing di Hag è piuttosto articolato. Prevede sia un investimento in comunicazione su media classici, Tv, radio e così via, sia su new media con nuova strategia web che nel 2010 ha visto un’articolata campagna sul nostro sito www.hagpleasuremoments.it Non si tratta del classico sito di marca: il consumatore entra nel mondo di caffè Hag e degli Hag pleasure moments, ovvero quei momenti di piacere che Hag dedica ai suoi consumatori (mangiare & bere, musica, cinema, lettura) in compagnia del piacere di un gran caffè.
Quali sono gli elementi distintivi del sito?
All’interno del mondo Hag online, il consumatore ritrova i suoi momenti di piacere con 4 campagne che si sono susseguite durante l’anno in cui c’è stata interazione, divertimento, condivisione con amici, e c’è pure il piacere di poter vivere “dal vivo” un Hag pleasure moments”. Inoltre è possibile navigare nelle varie sezioni del sito, in linea con questi piaceri, trovando le ultimissime novità sulle uscite cinematografiche, locali sfiziosi, suggerimenti di libri... tutto in stile Hag.
Gli Hag pleasure moments vivono anche off line con sponsorizzazioni ed eventi. Di recente il logo ha caratterizzato il Festival internazionale del film di Roma.
Altre azioni di marketing? Novità di prodotto?
Il supporto alla marca non può prescindere dal presidio del punto vendita, con degustazioni e in store animation. Ma altro elemento importante è l’innovazione di prodotto con il lancio nel 2010 di Hag Moments, una pregiata selezione di caffè decaffeinato, con morbide note di vaniglia o nocciola, per concedersi un momento di piacere unico e inconfondibile.
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