In occasione del lancio di tre nuove varianti di Carciofotto Berni, la redazione di Distribuzione Moderna ha incontrato Franca Baroni, responsabile marketing dell’azienda, che ha illustrato le novità in programma.

Qual è l’obiettivo del lancio di tre nuove referenze Carciofotto?
Si tratta della novità principale su cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi. Le tre nuove varietà (patate e rosmarino, pomodori secchi e capperi, olive verdi e nere) prendono il via dal forte marchio di Carciofotto e da ciò che è sotteso al marchio. Carciofotto è il nostro prodotto migliore, grazie all’altissima qualità della materia prima, il carciofo di Puglia. L’obiettivo delle tre nuove versioni è quello di dare nuove occasioni di consumo a chi ama i nostri carciofi. Si tratta di ricette adatte a un antipasto, per esempio, senza altre aggiunte. La crescita della linea ha dato poi l’occasione per fare un restyling del packaging che ha coinvolto anche Carciofotto tradizionale. Vogliamo infatti presentarlo maggiormente come un prodotto di alta gamma, quale è. La confezione vecchia rischiava di svilire il prodotto.

Avete in programma altre novità?
Questo è un primo passo per svecchiare le conserve vegetali con prodotti premium. Abbiamo in programma di rivisitare in modo nuovo le ricette tradizionali, per sostituirle (nel caso dei prodotti meno vendenti) o per affiancare la nuova versione alla vecchia. I lanci sono previsti per il prossimo autunno e non saranno supportati da una grande campagna di comunicazione. Faremo pubblicità sulle riviste trade, mentre per comunicare con i consumatori faremo uso di pubbliredazionali.

Qual è il prodotto Berni più venduto?
Il principale prodotto Berni è Condiriso, che porta il 70% del fatturato. In seconda posizione si trova Carciofotto. Condiriso è il prodotto più importante per la profittabilità e permette a Berni di mantenere una solida leadership nel settore, con una quota del 30%. Anche per Condiriso stiamo introducendo delle novità. Innanzitutto un miglioramento di grafica, soprattutto per le ricette leggere (la varietà che cresce di più): è stato evidenziato meglio il basso contenuto di grassi. I prodotti con la nuova immagine stanno entrando adesso nel mercato. Maggiormente degna di nota l’introduzione di una confezione da 320 grammi, sia di Condipasta che di Condiriso, studiata apposta per i discount, per presidiare anche quel canale. Il formato è diverso da quelli veicolati dagli altri canali, per evitare la concorrenza diretta.

Avete prodotti dedicati all’estero?
Se in precedenza esportare significava entrare soprattutto nel canale horeca, ultimamente ci stiamo focalizzando sul retail. Non abbiamo prodotti esclusivamente destinati all’export. Ci sono però referenze che In Italia non hanno molto riscontro, mentre nei mercati esteri hanno molto successo, come la gamma delle bruschette. Lo stesso succede con i Risotti Berni: in Italia la quota di Berni nel comparto è piccola, perché il settore è dominato già da Knorr. Berni è quindi presente soprattutto all’estero con i Risotti, che hanno una confezione adatta a esprimere bene l’italianità del prodotto.