Ikea Italia chiude l’anno fiscale 2013/14 con un fatturato di 1.554 milioni di euro, una crescita del 1,8% e una quota di mercato nel settore arredo salita al 9,4%.

Grazie all’investimento fatto sugli ultimi tre punti vendita inaugurati dal 2011 (Catania, Chieti e Pisa) e alla vendita online varata nel 2012, che il bilancio è tornato a segnare un incremento positivo, tornando però ai valori dell’esercizio 2010.

I mobili rappresentano il 58% del fatturato e registrano vendite stabili, con un picco di +11% dell’assortimento bagno. I complementi d’arredo segnano un buon + 4% (tessili +6%, lampade +9%, assortimento bimbi +9%) così come Ikea Food (ristorante, bar e alimentari) con +2,9% e 15.792.122 clienti. 6 milioni di soci IkeaFamily assicurano il 64% del fatturato. Le vendite online, invece, attualmente rappresentano l’1,5% del fatturato.

Il 91% dei 6.244 collaboratori della filiale Italia sono assunti a tempo indeterminato. Il 67% di tutta la forza lavoro ha contratti part-time, con una media di circa 24 ore settimanali; il 58% sono donne, 39 anni è l’età media e 9 anni l’anzianità media aziendale.

Secondo un’analisi condotta da Ernst&Young nell’anno fiscale 2013 sugli impatti diretti ed indiretti generati da tutte le attività economiche del gruppo svedese sul territorio italiano, la filiera nazionale di Ikea nel nostro Paese genera 21.000 posti di lavoro (tra diretti e indiretti), un valore aggiunto totale pari a 1 miliardo di euro e 286 milioni di contribuzione fiscale. L’indagine fa il punto sugli acquisti complessivi del Gruppo, che da anni si conferma terzo paese fornitore, dopo Cina e Polonia: pesano circa l’8% degli approvvigionamenti per tutti i suoi 358 negozi nel mondo, facendo di Ikea il più grande acquirente al mondo di mobili italiani.


Con l’apertura del 21esimo negozio a Pisa, che da marzo ad agosto 2014 ha già fatto registrare € 37,342 milioni di fatturato e oltre 1 milione di visitatori, IKEA consolida la sua presenza in Toscana, regione importante anche per la crescita degli acquisti, grazie agli approvvigionamenti effettuati dal Gruppo Svedese nel distretto cartario di Lucca.