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Si scalda il business dei Polaretti

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Redazione
Dolfin, l'azienda dolciaria siciliana nota per il marchio Polaretti – venduti ormai in oltre 40 Paesi) ha chiuso il 2012 con un volume d'affari di 28 milioni di euro ovvero con una crescita del 4% rispetto al fatturato dell'anno precedente, mentre per il 2013 ha già acquisito ordini per 31 milioni di euro. br />
A darne notizia è Santi Finocchiaro, presidente del Cda Dolfin e della sezione Alimentare di Confindustria Catania. "Viviamo come tutti - spiega Finocchiaro - le difficoltà legate alla crisi internazionale con la conseguente contrazione dei consumi alimentari, ma per la nostra azienda che acquista materie come cioccolata e imballaggi in Europa, c'è una sofferenza in più: costi e tempi dei trasporti ci rendono meno competitivi incidendo per il 9% sul fatturato a fronte del 4% di altre aziende. Dolfin però, recupera posizioni sul mercato puntando su innovazione e ricerca e prodotti all'avanguardia, frutto dell'attività del nostro laboratorio dove figurano biologi, tecnologi e ingegneri alimentari".

Intanto, con la Pasqua 2013 in arrivo, Finocchiaro comunica le ottime performance realizzate nello stesso periodo dello scorso anno nel comparto uova di cioccolato, quando Dolfin si è piazzata al 3° posto fra i marchi italiani nel segmento uova 150-250 g. sia nelle vendite in valore (+10,2%) che nelle vendite in volume (+8,5%). Un risultato di grande rilievo se si considera che brand leader di settore hanno registrato una notevole flessione e i competitor hanno avuto crescite più contenute di quelle dell'azienda dei Polaretti (dati Nielsen totale dm Italia, Pasqua 2012).

Da sempre impegnata nel campo dell'innovazione e della ricerca per documentare, attraverso certificazioni volontarie (nazionali e internazionali), la tracciabilità dell'intera filiera, Dolfin si è posta l'obiettivo della sostenibilità dell'impresa. In quest'ottica di responsabilità sociale è stato realizzato e ultimato di recente il grande Parco Fotovoltaico che, su una superficie complessiva di oltre 10.000 metri quadrati (920K di potenza installata), garantisce l'approvvigionamento del 95% dell'energia necessaria all'operatività dello stabilimento e, nell'arco di un anno, ridurrà di 700 tonnellate le emissioni di anidride carbonica nell'aria.

Dolfin di Giarre, in provincia di Catania è controllata dai fondatori, ossia la famiglia Finocchiaro. Attualmente occupa 120 addetti che nei periodi di alta stagione, per garantire i picchi di produzione, diventano 178 grazie all'ingaggio di lavoratori stagionali. Altri 200 sono gli addetti generati dall'indotto.

I prodotti Dolfin, presenti nella gd e nella do italiana, sono venduti in oltre 40 Paesi esteri. La quota export del fatturato è del 19%, con una stabile presenza in tutti i Paesi dell'Europa comunitaria e in molti Paesi dell'Est. Altre aree di esportazione sono rappresentate dal Sud Est Asiatico, dagli Usa, dal Sud America e dall'Australia.
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