Gruppo Granarolo chiude il bilancio consolidato 2015 con vendite di 1,078 miliardi, in aumento di 40,9 milioni: +3,9% sul 2014. La business unit latte e bevande registra un fatturato di 445 milioni, in calo del 5,9%, per effetto di un’importante flessione dei consumi, che in Italia ha portato, negli ultimi 6 anni, a una riduzione di mercato di 320.000 tonnellate. I derivati del latte e le altre merceologie incidono per 633 milioni e sono, invece, in notevole sviluppo (+12,2%), dinamica derivante sia dalla crescita organica, sia dalle acquisizioni.

All’estero si segnala una progressione del 15,3% nella zona Ue e del 170% in area extra europea. L’Ebitda si attesta a 69,7 milioni, pari al 6,5% delle vendite in valore, in crescita di 9,9 milioni (+ 16,6%).

“Nonostante un calo significativo dei consumi di latte e della marginalità che ne deriva, i risultati 2015 sono da considerarsi positivi e in linea con il nostro piano industriale, con una crescita del fatturato e un risultato netto raddoppiato rispetto al 2014, soprattutto grazie ai riscontri dei mercati internazionali”, spiega Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo.

“Nel corso del 2015, l’anno del dopo quote e di una forte tensione sui prezzi della materia prima, Granarolo registra il segno più su tutti i principali indicatori economici e ha proposto un dividendo che è il più alto della nostra storia (11,7 milioni; 0,15 euro per azione). La partecipazione a Expo - continua Calzolari - è stata un successo e ha rafforzato ulteriormente il nostro ruolo nel mondo, come principale player italiano della filiera”.

“Nel 2016 continuerà la politica di spinta all’innovazione con l’obiettivo di entrare in mercati ad alto potenziale, anche attraverso il lancio di nuovi prodotti. Inoltre lavoreremo sulle nuove acquisizioni operate in Nuova Zelanda, Brasile e Paesi Baltici, per diventare un punto di riferimento per i beni agroalimentari italiani, consolidando parallelamente la nostra posizione nei mercati core, anche attraverso l’ampiamento della gamma di offerta. Dal 2011 a oggi siamo passati dal 4% a oltre il 20% di fatturato realizzato fuori dai confini nazionali e abbiamo l’obiettivo di superare il 35% nel prossimo triennio”.

Al termine del 2015 Granarolo ha finalizzato, attraverso la controllata Granarolo International, l’acquisizione del 51% di European Food, società con sede a Aukland, in Nuova Zelanda, specializzata nell’importazione e nella commercializzazione di alimentari di origine italiana. Sempre alla fine del 2015 Yema Distribuidora de Alimentos, specializzata nella produzione e commercializzazione di caseari in Brasile, è entrata nel perimetro di consolidamento del gruppo. Yema, che possiede due stabilimenti, è controllata al 60% da Granarolo International.

Dopo la chiusura dell’esercizio, e precisamente lo scorso 28 gennaio, sempre Granarolo International ha acquisito Vinaio OU, rinominata Granarolo Baltics, società di diritto estone, con sede a Tallinn, operante nella commercializzazione di lattiero caseari e nell’importazione di prodotti italiani di qualità nel mercato locale.

Infine, il 22 febbraio, i soci di Granarolo Spa e Cooperare Spa hanno effettuato un aumento di capitale di 14 milioni, che consentirà di finanziare altre acquisizioni estere.