Ferrero sempre in corsa, soprattutto grazie ai mercati esteri, che presentano attualmente un’incidenza totale del 77% sul fatturato del gruppo. Questo è il dato più significativo presentato dalla holding Ferrero International, con sede in Lussemburgo, che ha diramato i conti relativi all’anno terminante il 31 agosto.

La crescita, sottolinea una nota ufficiale "è stata frutto di uno straordinario dinamismo nelle geografie di recente espansione per il Gruppo (con eccezionali risultati in Asia, Stati Uniti e Russia), oltre che del costante sforzo di innovazione, ricerca e sviluppo". "La performance - si legge ancora - è stata particolarmente positiva per i prodotti Kinder Joy (in Italia Kinder Merendero), Raffaello e Nutella, che hanno aiutato la crescita complessiva nei diversi mercati, rispettivamente con un incremento del 24,4%, del 9,4% e dell'8,9% sull'anno precedente".

Il fatturato delle 69 società che fanno capo al gigante dolciario ammonta a 7,795 milioni di euro, con un tasso di crescita dell’8% mentre l’utile lordo sale a 878 milioni (+2,5%).

La divaricazione di trend estero/Italia è elevata. Infatti il bilancio civilistico relativo alle sole attività nazionali, presentato il 31 gennaio 2013, evidenzia un fatturato di 2.550 milioni di euro, in crescita dell’1,9% rispetto al periodo precedente, con un utile netto di esercizio pari a 95,9 milioni di Euro (rispetto ai 110,7 al 31 agosto 2011). Da noi i marchi top performer sono Estathé, Nutella e Kinder Bueno, rispettivamente con un incremento del 4,3, 2,8 e 1,7 per cento.

Lo sviluppo estero è dovuto anche a nuovi investimenti per un totale di 446 milioni (382 nello scorso esercizio), di cui la maggioranza (401) diretti a potenziare le strutture produttive italiane, ma anche tedesche, polacche, canadesi, russe con due grandi novità in Turchia e Messico. Oggi il gruppo conta 18 stabilimenti nel mondo ai quali si aggiungeranno entro fine anno quelli di Manisa, in Turchia di San Josè Iturbide (Messico), per un impegno finanziario valutato in 233 milioni.

La sola struttura messicana costerà 146 milioni di euro e darà lavoro a 500 persone, andando ad affiancare gli altri 4 impianti latino americani. A San Josè, una vera fabbrica del cioccolato, verranno prodotti Kinder Sorpresa, Kinder Delice, Kinder Cioccolato e Nutella, destinati agli Usa (40%), al Messico e al Centro America.