Mere discount: dalla Russia con furore
Mere discount: dalla Russia con furore
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Mere, l’insegna russa di discount del gruppo Svetofor, avanza in Europa occidentale, dove è già presente in Germania e Spagna.
/strong> In Italia è in atto la ricerca di location e, quanto pare, è già attiva una piattaforma logistica.
In Belgio Mere ha appena annunciato la location dei suoi 3 primi punti vendita, ai quali ne seguiranno altri 7, per arrivare, in prima battuta, a un totale di 10. A partire da settembre l’insegna sbarcherà a Opwijk, nelle Fiandre, a Couvin, in Vallonia, e a Flémalle, vicino a Liegi.
Non solo: Mere, che nelle nazioni dell’Est porta il marchio Svetofor (in russo ‘Semaforo’), ha inaugurato un sito di presentazione e ricerca immobiliare in lingua inglese, con declinazioni per la Gran Bretagna, l’Austria, l’Italia, la Spagna e la Germania.
In Spagna, dove i negozi pilota sono a Parla (Madrid), e nella Regione di Valencia - ad Aldaia, Gandia, e, a breve, a Pobla del Vallbona - esiste, ovviamente, un sito dedicato e rigorosamente in spagnolo.
In Germania il marchio è, per ora, a Berlino, Lipsia e Homburg, al confine con la Francia.
Nell’Esagono, dove l’ambizione è di coprire tutte le grandi città, l’avanzata comincerà a Nord e a Sud, cioè da tre località urbane dell’Alta Francia (Nord passo di Calais) e dell’Alvernia-Rodano-Alpi, al confine con l’Italia e la Svizzera.
In Gran Bretagna, dove il mercato dei discount è ricco e affollato, forse più che altrove, la competizione con Lidl e Aldi non fa paura a Mere, che sembra invece un po’ più intimorito in Germania.
Del resto, in tutto il proprio perimetro, il marchio punta, su un numero molto più ridotto di referenze, su acquisti di interi lotti alimentari e non, svenduti dall’industria per cambi di packaging, giacenze o altro, e quindi su un prezzo che, a detta dei Russi, è del 20% inferiore alla normale convenienza assicurata da catene discount che stanno sempre più diventando catene di supermercati.
Il momento scelto per la seconda fase della campagna espansiva non è certo casuale. Nel post Covid anche i ricchi occidentali, pur avendo voglia di comprare, hanno redditi in calo, o posti di lavoro ad alto rischio.
Il gruppo: Mere-Svetofor, fondato nel 2009, conta oggi 3.000 punti di vendita nel mondo, Cina compresa. In Europa è attivo, in 9 nazioni: in Spagna e Germania, come detto, ma soprattutto in Russia, Bielorussia, Kazakistan, Romania, Polonia, Lituania e Lettonia.
Una geografia che salirà presto a 14 Paesi, con l’entrata, appunto, di Gran Bretagna, Belgio, Francia, Austria e Italia.
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