L'americana 7-Eleven rischia di crescere di più all'estero che in Patria

L'americana 7-Eleven rischia di crescere di più all'estero che in Patria
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CP All, colosso tailandese della distribuzione al dettaglio e licenziatario del marchio 7-Eleven, catena di convenience store con oltre 6. 00 punti in tutto il Paese, rallenta i propri progetti di espansione all’estero e si concentra sullo sviluppo della rete di distribuzione domestica.
Il progetto di espandere in Cina e Vietnam una rete di outlet è stato accantonato a causa della scarsa disponibilità del licensor americano 7-Eleven Inc. a trattare un accordo in tal senso.
CP All si concentrerà quindi su un mercato domestico in continua crescita. La rete di punti vendita si sta espandendo a un ritmo di 500 unità all’anno; l’obiettivo è quello di raggiungere il numero di 7.000 punti vendita entro il 2013. Tale numero rischia quindi di superare presto il numero di punti vendita negli Usa stessi.
Secondo i vertici di CP All, è probabile che la circostanza si verifichi, stante la continua crescita dell’economia in Tailandia e le annunciate politiche del nuovo governo di espansione della domanda interna.
Nei primi 6 mesi del 2011 il fatturato a parità punti vendita di 7-Eleven è cresciuto del 6%, quello dei nuovi punti vendita del 9%. Nello stesso periodo la società ha realizzato entrate per 2,6 milardi dollari, con una crescita del 17,3% rispetto al primo semestre 2010 e un profitto netto di oltre 800 milioni di Usd (+23,5%).
La politica di CP All sarà quella di privilegiare lo sviluppo delle vendite di prodotti food, che hanno margini superiori rispetto alle vendite dei prodotti non food.
Il progetto di espandere in Cina e Vietnam una rete di outlet è stato accantonato a causa della scarsa disponibilità del licensor americano 7-Eleven Inc. a trattare un accordo in tal senso.
CP All si concentrerà quindi su un mercato domestico in continua crescita. La rete di punti vendita si sta espandendo a un ritmo di 500 unità all’anno; l’obiettivo è quello di raggiungere il numero di 7.000 punti vendita entro il 2013. Tale numero rischia quindi di superare presto il numero di punti vendita negli Usa stessi.
Secondo i vertici di CP All, è probabile che la circostanza si verifichi, stante la continua crescita dell’economia in Tailandia e le annunciate politiche del nuovo governo di espansione della domanda interna.
Nei primi 6 mesi del 2011 il fatturato a parità punti vendita di 7-Eleven è cresciuto del 6%, quello dei nuovi punti vendita del 9%. Nello stesso periodo la società ha realizzato entrate per 2,6 milardi dollari, con una crescita del 17,3% rispetto al primo semestre 2010 e un profitto netto di oltre 800 milioni di Usd (+23,5%).
La politica di CP All sarà quella di privilegiare lo sviluppo delle vendite di prodotti food, che hanno margini superiori rispetto alle vendite dei prodotti non food.
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