La Francia smaterializza gli scontrini: inquinano e danno fastidio
La Francia smaterializza gli scontrini: inquinano e danno fastidio
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Approvato dal legislatore francese il provvedimento per la soppressione degli scontrini, salvo diversa richiesta del cliente.
La tabella di marcia prevede una seconda votazione il 9 dicembre.
La norma riguarderà gli importi minori, ossia fino a 10 euro a partire dal 1° settembre 2020, fino a 20 dal 1° gennaio 2021 e fino a 30, da gennaio 2022.
Presentata come emendamento alla legge antispreco la misura ha, naturalmente molteplici risvolti di sostenibilità, risparmio (da parte della distribuzione) e comodità.
Come si legge nella proposta, un ipermercato consuma annualmente qualcosa come 10.600 rulli di carta termica, sufficienti a coprire un immaginario percorso di 750 chilometri. “Spesso – rincara il legislatore – questi scontrini non sono nemmeno desiderati dai clienti e hanno una vita di appena qualche secondo, visto che vengono quasi subito gettati via, ora dal consumatore, ora dal commerciante” quando vengono abbandonati in negozio.
Il giornale specializzato Lsa osserva, dal canto suo, che il Paese sta da tempo procedendo verso la dematerializzazione. Molte insegne sono in grado di inviare all’acquirente, dietro richiesta, documenti di acquisto in digitale e l’esperienza ha dimostrato che i consumatori preferiscono di gran lunga ricevere una mail, piuttosto che ritrovarsi in tasca una quantità di pezzi di carta.
Già oggi, in molte casse automatiche, chi acquista può scegliere o meno di stampare lo scontrino, ma il processo di dematerializzazione riguarda anche le casse assistite.
Galeries Lafayette, prosegue Lsa, ha avviato questa esperienza a partire dal 2018. L’iniziativa, che non concerne solo acquisti di piccolo importo, ha avuto un tasso di adesione pari al 20 per cento. Il risultato dell’invio per posta elettronica è stata la mancata stampa di 450.000 documenti, pari a 135 chilometri di rulli cartacei.
E non si tratta solo di un ‘di cui’, per quanto interessante, della sostenibilità, ma anche di una semplificazione introdotta nella vita quotidiana del cliente finale, che, come dimostrano le ricerche, sarebbe gradita dal 50% della popolazione.
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