Intermarché gioca la carta della prossimità
Intermarché gioca la carta della prossimità
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Per raggiungere una quota di mercato del 15%, il distributore francese punta sul format Express. br />
La catena di punti vendita caratterizzati da una superficie di circa 700 metri quadrati parte alla conquista dei centri urbani: entro la fine dell’anno è in programma l’inaugurazione di 23 Intermerché Express.
Come ha dichiarato Philippe Manzoni, presidente di Itm Alimentaire - la società che raggruppa le insegne Intermarché e i discount Netto - il gruppo ripone grandi aspettative sullo sviluppo del format di prossimità per dare una scossa alle vendite, che nel 2009 si sono rivelate stabili, e passare da una quota di mercato dal 13,6 al 15 per cento.
A fine giugno scorso, il giro d’affari dei vari format distributivi del gruppo non è cresciuto oltre il 2,5% ad eccezione di Express che ha visto un incremento del 3,4%. Per guadagnare terreno, Intermarché continuerà comunque a puntare anche sulla segmentazione e diversificazione dei format distributivi per adattarsi al meglio alle richieste dei consumatori locali. Quindi Manzoni conta anche di raddoppiare il numero di ipermercati da 76 a 150.
La catena di punti vendita caratterizzati da una superficie di circa 700 metri quadrati parte alla conquista dei centri urbani: entro la fine dell’anno è in programma l’inaugurazione di 23 Intermerché Express.
Come ha dichiarato Philippe Manzoni, presidente di Itm Alimentaire - la società che raggruppa le insegne Intermarché e i discount Netto - il gruppo ripone grandi aspettative sullo sviluppo del format di prossimità per dare una scossa alle vendite, che nel 2009 si sono rivelate stabili, e passare da una quota di mercato dal 13,6 al 15 per cento.
A fine giugno scorso, il giro d’affari dei vari format distributivi del gruppo non è cresciuto oltre il 2,5% ad eccezione di Express che ha visto un incremento del 3,4%. Per guadagnare terreno, Intermarché continuerà comunque a puntare anche sulla segmentazione e diversificazione dei format distributivi per adattarsi al meglio alle richieste dei consumatori locali. Quindi Manzoni conta anche di raddoppiare il numero di ipermercati da 76 a 150.
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