Carrefour si schiera, come altri grandi distributori, in favore dell’eliminazione della plastica, con l’obiettivo di passare, entro il 2025, dagli imballaggi usa e getta a un sistema economico al 100% circolare, basato su packaging riciclabili, riutilizzabili, o compostabili.

Il programma riguarda al momento la Francia e le linee a marchio privato del gruppo.

‘Bisogna creare – si legge in una nota – una nuova logica nel mondo degli imballaggi e sradicare definitvamente le plastiche. In sintonia con le tappe fissate dal Ministero francese della Transizione ecologica, Carrefour sostiene la creazione di un patto nazionale sul packaging che riguardi l’intero Paese. Si tratta di un passaggio obbligato che comporta un ripensamento collettivo dell’uso delle risorse e il progressivo abbattimento del generalizzato ricorso all’usa e getta”.

La prima tappa riguarderà, nel 2020, la gamma Carrefour Bio per passare ai vassoi in polistirene per le carni, il pesce e i formaggi, che saranno via via sostituti con contenitori riciclabili.

Dal 2022, inoltre, Carrefour integrerà il 50% di plastiche riciclate nelle bottiglie di succhi di frutta, bibite e acque minerali.

Si stima che, ogni anno, 8 milioni di tonnellate di plastiche, per un valore di 19,5 miliardi di euro, fluttuino negli oceani. Ben l’80% di questi scarti proviene dalla terra ferma, mentre il 20% è dovuto alle molteplici attività di navigazione.

Le analisi internazionali dimostrano che, con tale ritmo e senza adottare le debite misure preventive, entro il 2025 ci potrebbe essere, nelle acque del nostro pianeta, una tonnellata di plastica per ogni tre tonnellate di pesci. E le previsioni al 2050, secondo un report di fondazione Ellen MacArthur e Mckinsey, sono ancora peggiori: nel 2050 la plastica supererà, in quantità, l’intera fauna marina e lacustre.