di Luca Salomone

MediaMarkt, che solo in Italia si chiama Mediaworld, ha appena inaugurato, nel capoluogo delle Fiandre, un negozio di 200 mq dedicato alla mobilità elettrica urbana. Si tratta del primo nel mondo.

L’offerta comprende monopattini, bici e scooter elettici, ma con una puntata anche sulle gettonatissime mountain bike.

L’intento è, evidentemente, di andare oltre agli abituali mercati del gruppo, che sono già moltissimi: elettronica di consumo, telefonia, informatica, elettrodomestici, videogiochi, audiovisivi…

Il mercato fa +40 per cento

I mezzi di trasporto leggeri, d'altronde, sono un vero trend, che mette d’accordo il bisogno di muoversi agilmente, in un traffico ogni giorno più caotico, con l’imperativo della sostenibilità.

Se ci limitiamo alla nostra Italia scopriamo che, secondo i dati Ancma, nel 2023 le vendite di e-bike sono salite del 40% rispetto al 2019, sostituendo progressivamente le bici classiche, che, nello stesso periodo, hanno perso il 28 per cento.

Il punto di vendita belga è, in tutti i sensi, una prova su strada e potrebbe essere replicato, con un approfondimento di gamma, in altre città e Paesi, in funzione dei risultati.

Da ricordare che MediaMarkt tratta già, in parecchi negozi, fatbike e bici elettriche e non le mancano dunque né l’esperienza, né i partner giusti.

Mille negozi nel mondo

MediaMarktSaturn retail group fa capo alla tedesca Ceconomy (società sorella di gruppo Metro) e ne rappresenta il core business distributivo. Ceconomy, con sede a Düsseldorf, ha chiuso l’esercizio 2022/2023 con un giro d’affari consolidato di 22,2 miliardi di euro, di cui 4,9 miliardi online.

L’Ebtida è di 243 milioni, una cifra che dovrebbe salire, nel previsionale 2023/24, in un intervallo di 290-310 milioni di euro. Nell’ultimo trimestre, inoltre, le vendite sono aumentate del 6,5% a rete corrente e del 5,1% a perimetro costante.

I punti vendita Mediamarkt-Saturn sono più di mille, compresi i siti di commercio elettronico, in una decina di Paesi europei: Germania (400 indirizzi), Italia (secondo mercato, con circa 130 insediamenti), Spagna, Turchia, Polonia, Austria, Paesi Bassi, Benelux…