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Great Taste approda in Italia

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redazione

Great Taste, evento di valutazione e accreditamento di prodotti alimentari nel mondo nato 32 anni fa in Inghilterra, annuncia la prima edizione di Great Taste in Italy. L’idea di giudicare i prodotti nel Bel Paese nasce per merito di Guild of Fine Food, organizzazione inglese la cui missione è quella di sostenere, celebrare e incoraggiare i produttori e i rivenditori di almenti e bevande, con particolare attenzione alle piccole realtà e ai prodotti di nicchia, e PG&W, agenzia di comunicazione e marketing, già ideatrice e co-organizzatrice di eventi come Forme e B2Cheese.

«Siamo davvero entusiasti di portare Great Taste in Italia, un Paese conosciuto in tutto il mondo per la sua gastronomia e l'amore per il buon cibo e le bevande – commenta Christabel Cairns, direttrice della Guild of Fine Food –. I prodotti italiani hanno una storia di successi con i giudici di Great Taste e non vediamo l'ora di coinvolgere nuovi produttori e giudici italiani, introducendoli nel programma di accreditamento mondiale Great Taste. Miriamo a catturare l'immaginazione del settore alimentare e delle bevande, locale e nazionale, nonché degli amanti del cibo italiano in tutto il Paese, a cui offrire ottime raccomandazioni per i prodotti da gustare sulle tavole di casa».

 «L’iniziativa è finalizzata a ribadire il grande valore del “saper fare” delle aziende italiane. Ogni anno partecipano all'evento mondiale Great Taste circa 400 prodotti del nostro Paese – afferma Alberto Gottardi, ceo di PG&W –. Con Great Taste in Italy vogliamo aumentare il numero delle realtà coinvolte, dando voce anche ai piccoli e piccolissimi produttori che spesso sono i custodi di veri e propri gioielli. L’obiettivo è offrire un contributo in grado di accrescere il valore della nostra cultura alimentare in tutte le sue declinazioni e con essa la presenza del Made in Italy sui mercati internazionali».

I parametri di giudizio
Tutti i prodotti candidati sono valutati da una giuria di esperti composta da giornalisti, chef, buyer, food blogger e professionisti del settore che, a seguito di una degustazione “alla cieca”, redigono un report con feedback professionali e  suggerimenti, e assegnano a ogni prodotto valutato un punteggio da 0 a 3 stelle. I parametri di valutazione si basano sulla qualità (aspetto, aroma, consistenza, caratteristiche delle materie prime) e originalità del prodotto. Il meccanismo di valutazione prevede che ogni prodotto sia valutato in assoluto, e non in relazione ad altri della stessa categoria. I partecipanti verranno suddivisi in quattro zone NIQ, a cui si aggiunge un quinto cluster dedicato ai prodotti delle tre città creative Unesco per la gastronomia: Alba, Bergamo e Parma. Il 5 settembre 2025 verrà celebrato l’evento di premiazione dei cinque vincitori delle singole aree geografiche e il campione assoluto.

«Per questa prima edizione auspichiamo che ci sia un coinvolgimento diretto da parte di tutti gli attori chiamati a promuovere il Made in Italy alimentareassociazioni di categoria, consorzi, istituzioni, e ovviamente aziendesingoli professionisti, giornalisti food blogger – dichiara Gottardi –. Abbiamo attivato alcune interlocuzioni con diversi referenti, ma la porta è aperta a chiunque voglia portare valore e sostenere un progetto che ha come fine ultimo la promozione della conoscenza e quindi del valore delle nostre eccellenze alimentari».



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