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 Pane Toscano Dop, valore al consumo da 4,2 milioni per la filiera certificata - Distribuzione Moderna

Pane Toscano Dop, valore al consumo da 4,2 milioni per la filiera certificata

 Pane Toscano Dop, valore al consumo da 4,2 milioni per la filiera certificata - Distribuzione Moderna

Pane Toscano Dop, valore al consumo da 4,2 milioni per la filiera certificata

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redazione

L'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e foreste ha rinnovato l’autorizzazione, con Decreto Ministeriale, a Csqa a effettuare i controlli per la Denominazione di origine protetta (Dop) Pane Toscano per i prossimi tre anni.

Il Pane Toscano Dop è un prodotto rappresentativo del ricco paniere dei prodotti tutelati della Toscana, una regione che – esclusivamente in ambito food – può vantare 32 prodotti Dop e Igp per un valore economico pari a 192 milioni di euro generato dal lavoro di 11.505 operatori (fonte: Rapporto Ismea-Qualivita 2024). 

Celebre per l’antico metodo di panificazione senza sale e con impiego di lievito naturale a pasta acida, il Pane Toscano Dop, può contare oggi su una filiera da 900 tonnellate di produzione certificata e 52 operatori capaci di generare 2,6 milioni di euro di valore alla produzione, tradotti in 4,2 milioni di euro di valore al consumo. Dal 2016 il Consorzio tutela del Pane Toscano Dop salvaguardia e valorizza questa eccellenza con progettualità che promuovono l’innovazione e la crescita sul territorio nazionale mantenendo intatte le caratteristiche qualitative del prodotto.

Tra i progetti più rilevanti, la collaborazione con l’Università di Pisa e il progetto “Panedopbio” hanno portato allo sviluppo di soluzioni per prolungare la freschezza del Pane Toscano Dop e favorirne la diffusione oltre la Toscana. Elementi come il lievito madre certificato Unipi – riservato ai soci produttori – farine selezionate e lunga lievitazione garantiscono la qualità e una superiore conservabilità.

In quest’ottica, il Consorzio guarda al confezionamento in atmosfera modificata come obiettivo futuro per l’espansione nei mercati extra-regionali. Inoltre, una modifica al disciplinare, voluta dal Consorzio, ha introdotto formati più piccoli, preaffettati e confezionati in “bozza” e vaschetta e adatti alle richieste dei consumatori.

La riconferma di Csqa, organismo di certificazione leader in Italia nel settore delle Indicazioni Geografiche, nasce dalla volontà di proseguire un percorso di garanzia e fiducia. Come sottolinea Daniele Pardini, direttore del Consorzio: «Siamo felici di rinnovare la collaborazione con Csqa, un organismo di controllo che si distingue per professionalità e costante disponibilità nel dialogo con i nostri associati».

«Siamo orgogliosi della rinnovata fiducia in Csqa per il controllo del Pane Toscano Dop – dichiara Maria Chiara Ferrarese, direttrice generale di Csqa – simbolo autentico della tradizione e della qualità alimentare italiana. Questa conferma rafforza il nostro impegno quotidiano nel valorizzare le filiere certificate e nel sostenere un sistema agroalimentare che fa della trasparenza e della distintività territoriale i suoi punti di forza. Il risultato ottenuto dalla filiera del Pane Toscano Dop è un chiaro esempio di come la certificazione contribuisca a creare valore per produttori, consumatori e territori».

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