Gli incrementi d’imposta sugli spiriti, che raggiungeranno quota +30%, comporterebbero un violento impatto sul fronte occupazionale, con tagli di personale tali da indebolire gravemente un settore produttivo già fiaccato dalla crisi generalizzata nei consumi.
Inoltre, il maggior gettito ipoteticamente generato dalla crescita delle accise risulterebbe neutralizzato dagli effetti di un’ulteriore contrazione delle vendite pari al -9,4% a volume, con circa 23 milioni di litri persi, in un mercato che già mostra una variazione tendenziale media delle vendite pari al -3,7% a volume e -1,4% a valore.