di Federica Bartoli

Il bilancio 2023 si chiude per Apofruit in modo decisamente positivo, sia per i soci produttori sia per la cooperativa. A fronte di un’annata del tutto particolare, contraddistinta da imprevisti e grandi difficoltà – in primis l’alluvione in Romagna, ma non solo -, i numeri a consuntivo risultano infatti soddisfacenti e premianti.

A illustrare i dettagli all’indomani della conclusione delle assemblee dei soci, tenutesi nei giorni scorsi a Scanzano Jonico, ad Aprilia e a Cesena, sono Mirco Zanotti ed Ernesto Fornari, rispettivamente presidente e direttore generale di Apofruit.

«Va innanzitutto ricordato – spiega Zanotti – che il 2023 è stato un anno profondamente controverso, che in campagna ha visto tantissimi problemi. A tutta la drammaticità dell’alluvione in Romagna, si sono infatti aggiunte le conseguenze di gelate, grandinate e siccità. Insomma, una vera e propria tempesta perfetta, che ha fatto crollare i quantitativi conferiti. Abbiamo infatti toccato il minimo storico di 1.356.000 quintali di ortofrutta conferiti, con una riduzione del 19,5% rispetto al 2022».

I risultati positivi, però, sono stati determinati dal mercato. Rileva infatti Fornari: «A fronte di una situazione così complessa a livello produttivo, la campagna commerciale si è rivelata molto soddisfacente durante tutto l’anno, per cui abbiamo chiuso il bilancio 2023 con un totale di liquidato di 127.148.000 euro, ovvero +8,6% rispetto al 2022. Un dato niente affatto scontato, visto appunto che è venuto a mancare praticamente quasi il 20% dei quantitativi di ortofrutta. Le ragioni di questa performance sono da ricercare, in gran parte, nei prezzi mediamente sostenuti che hanno avuto costantemente le diverse referenze ortofrutticole, dai kiwi verdi ai kiwi gialli, dalle patate alle cipolle, solo per fare alcuni esempi dei prodotti che hanno registrato alcune tra le migliori performance. Del resto, nel caso di kiwi, cipolle e patate, ci siamo trovati di fronte a una carenza a livello globale, il che ha contribuito a mantenere elevate le quotazioni».

Ancora il direttore Fornari puntualizza: «Siamo molto soddisfatti per le performance di tutto il Gruppo. Apofruit, infatti, chiude il bilancio 2023 con un valore della produzione di 274 milioni di euro, rispetto ai 268 milioni del 2022. A livello di Gruppo, ovvero comprendendo anche Canova, Canova France, Canova Spagna, Piraccini, Mediterraneo Group e Vivitoscano, abbiamo raggiunto i 351 milioni di euro, rispetto ai 340 milioni dello scorso anno. In ragione di questi risultati, dove tutte le società del gruppo hanno ottimamente performato, l’utile netto del Gruppo, post-imposte, si attesta a 884mila euro, rispetto ai 331mila euro del 2022. Inoltre il patrimonio netto di Gruppo è di euro 108.536.000».