La spesa è mobile qual piuma al vento
La spesa è mobile qual piuma al vento
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Un I-pad utilizzato in chiave Mobile-Marketing.
Nel 2010 il diffondersi del paradigma del Mobile Internet e degli Application Store ha rivoluzionato l’utilizzo del Mobile tanto da parte degli utenti quanto da parte delle aziende, oggi sempre più in grado di offrire servizi evoluti e meccaniche di marketing più interattive e coinvolgenti. Tuttavia l’approccio ai nuovi formati e alle App è spesso basato su tattiche emulative e mode del momento e non su strategie più ampie, capaci di gestire i costi di lancio nonché di realizzare contenuti coerenti con i valori della marca e il contesto di fruizione in mobilità. Il primo aspetto è fondamentale se non si vuole fare un salto nel buio e proprio la difficoltà di calcolare i costi rispetto ai benefici, rende molti player del largo consumo restii a investire in queste nuove tecnologie. “Il boom di Mobile site e Applicazioni per smartphone mostra la necessità delle aziende di rendersi disponibili anche in contesti di mobilità, offrendo contenuti a valore aggiunto e stimolando dinamiche di relazione con la marca – commenta Andrea Boaretto, responsabile ricerca dell’Osservatorio Mobile Marketing and Service del Politecnico di Milano – servono però competenze da parte delle aziende, che spesso entrano impreparate in un mondo dove non basta conoscere i formati più innovativi, ma serve sapere declinare in maniera opportuna creatività, tecnologia e capacità di comunicazione per farsi “ascoltare” e “trovare” dai consumatori all’interno di vastissimi contenitori come gli Application store, in cui non conta solo il potere della marca ma il giudizio dell’utente”. Il Mobile deve essere valorizzato nelle specificità che lo distinguono dal Pc – ovvero immediatezza, personalizzazione, interazione, localizzazione, ubiquità – per offrire all’utente esperienze di marca a valore aggiunto.
“Il mobile permette di raggiungere il target dappertutto – aggiunge Angelo Faravelli direttore clienti e amministratore unico di Advance Brand Appeal – anche grazie alla possibilità di localizzare via GPS il consumatore e di attirarlo nel punto di vendita con informazioni su sconti e prodotti, ma è necessario che contenuti, grafica e programmazione siano elaborati ad hoc per la fruizione su smartphone il che significa siti snelli e leggibili, informazioni sintetiche e incisive, niente filmati inutili. Se gli utenti che usano il codice QR per accedere a contenuti extra, e sono di solito gli utenti tecnologicamente più accorti, non trovano contenuti di qualità lasceranno perdere e non aiuteranno la diffusione della comunicazione mobile. In caso contrario saranno degli ottimi apripista”.
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