Zucchero: nasce il coordinamento nazionale

Zucchero: nasce il coordinamento nazionale
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Per affrontare la crisi è stato istituito a Parma un nuovo organismo volto alla tutela del settore saccarifero.
Il coordinamento nazionale sullo zucchero - guidato dal vicepresidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari e composto dagli amministratori delle quattro province sedi di zuccherifici, rappresentanti sindacali, di industrie del settore e di associazioni bieticole - ha messo sul piatto fin dall’esordio una questione di primaria importanza.
A breve incontrerà il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan per discutere sulla mancata assegnazione di 86 milioni di euro - 43 milioni per il 2009 e altrettanti per il 2010 - che il Governo aveva promesso di stanziare in un’ottica di risanamento di questo comparto chiave per l’economia italiana.
In particolare il coordinamento - che non avrà una sede fissa, ma sarà itinerante presso le realtà in cui hanno sede gli zuccherifici -chiede la disponibilità immediata di una prima tranche di 21 milioni di euro, messi a disposizione dal Ministero, e che i restanti 65 arrivino al massimo entro giugno.
Il coordinamento nazionale sullo zucchero - guidato dal vicepresidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari e composto dagli amministratori delle quattro province sedi di zuccherifici, rappresentanti sindacali, di industrie del settore e di associazioni bieticole - ha messo sul piatto fin dall’esordio una questione di primaria importanza.
A breve incontrerà il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan per discutere sulla mancata assegnazione di 86 milioni di euro - 43 milioni per il 2009 e altrettanti per il 2010 - che il Governo aveva promesso di stanziare in un’ottica di risanamento di questo comparto chiave per l’economia italiana.
In particolare il coordinamento - che non avrà una sede fissa, ma sarà itinerante presso le realtà in cui hanno sede gli zuccherifici -chiede la disponibilità immediata di una prima tranche di 21 milioni di euro, messi a disposizione dal Ministero, e che i restanti 65 arrivino al massimo entro giugno.
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