Zara - il marchio dell’abbigliamento low cost che di Inditex – impiega oltre 90. 00 dipendenti sparsi in 5.000 punti vendita in 77 paesi, vanta un fatturato di 12 miliardi di euro e un valore borsistico di oltre 32 miliardi. Cifre che ne fanno il secondo player mondiale nel settore dell’abbigliamento, nonché la prima industria spagnola.

Ma quali sono i segreti di questo marchio che ha rivoluzionato la vendita al dettaglio, imponendo la moda “chic and cheap”? Quali sono le caratteristiche che lo differenziano dagli altri marchi? E ancora, come è riuscito a bilanciare due elementi apparentemente in contrasto come la standardizzazione globale di una formula ovunque vincente e l’adattamento alle realtà e ai bisogni locali?

Per capire qualcosa di più delle logiche che sottendono al successo del gruppo – e per farne tesoro anche nella propria realtà aziendale – suggeriamo la lettura di “Zara - Come si confeziona il successo”. Il volume spiega come l’azienda si identifichi quasi o totalmente con la figura del suo fondatore, Amancio Ortega, personaggio che ha un ruolo attivo in qualunque decisione strategica del gruppo, dalla scelta dei nuovi mercati nei quali espandersi fino all’ubicazione dei negozi.

Ortega, che è partito dal basso come commesso e ha poi avviato l’attività a livello familiare con una produzione poco più che casalinga, ha inventato quello che si potrebbe definire un ‘modello circolare’, con al centro il cliente e i suoi mutevoli bisogni e desideri. Non a caso, l’assortimento viene rinnovato di continuo, per intercettare e, possibilmente, anticipare le necessità della propria clientela. Di qui, una delle ragioni fondamentali dei risultati fino ad oggi ottenuti da Zara.


Zara - Come si confeziona il successo
Egea
Enrique Badia
272 pagine
25 euro