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Ortofrutta: Ue abolisce gli standard di vendita

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Redazione
È stata approvata la proposta della Commissione europea di abolire gli standard di vendita di 26 prodotti ortofrutticoli sui 36 esistenti.

Niente più regole, quindi, su dimensione, peso e qualità di origine per cipolle, carciofi, melanzane, spinaci e albicocche: questi e altri prodotti verranno assoggettati a un’unica e generica definizione di merce sana, leale e mercantile. Restano invece in vigore gli standard commerciali per dieci prodotti ortofrutticoli - tra cui mele, agrumi, kiwi, pesche, fragole, e pomodori -, che Bruxelles ritiene rappresentativi per il mercato.

In vigore da luglio 2009 il provvedimento ha suscitato le critiche dei produttori italiani, che temono soprattutto un generale abbassamento della qualità di frutta e verdura. La Coldiretti ha inoltre sottolineato il rischio che i consumatori paghino prezzi elevati per prodotti di scarto.

L’Italia rientra tra i Paesi che si sono opposti alla proposta Ue e la Cia ha affermato che a spingere verso la deregulation è stato il blocco dei Paesi nordici, soprattutto britannici. Nei giorni scorsi, infatti, il retailer Sainsbury’s ha lanciato una campagna caratterizzata dallo slogan "Salviamo la nostra brutta frutta e verdura", sostenendo che il risparmio per i consumatori che acquistano prodotti “imperfetti” può arrivare al 40%.
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