Due mesi, con un termine di scadenza entro il prossimo gennaio, per armonizzare le norme italiane a quelle europee in materia di farmaci venduti on line, che il più delle volte risultano contraffatti.

E' la sollecitazione che arriva al nostro Paese dalla commissione Sanita' del Parlamento dell'Unione Europea. E il presidente di Federfarma, Annarosa Racca, interviene sottolineando che “sette farmaci su dieci, tra quelli venduti tramite Internet, sono contraffatti”.

La Commissione Sanità del Parlamento Ue ha inoltrato una richiesta affinché il nostro Paese adegui il proprio diritto interno alla direttiva comunitaria 2011/62/UE sulla falsificazione dei farmaci, come avrebbe già dovuto fare entro il 2 gennaio scorso. In caso contrario, la Commissione potrebbe deferire il caso alla Corte di giustizia dell'Unione.

Oltre all'Italia anche Polonia, Slovenia e Finlandia, non hanno ancora introdotto misure di sicurezza armonizzate a livello europeo e in grado di assicurare un'identificazione più facile dei medicinali falsificati, oltre che un potenziamento dei controlli alle frontiere interne ed esterne.