Fascette anticontraffazione per il vino di qualità

Fascette anticontraffazione per il vino di qualità
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Lo Stato interviene in maniera decisa contro le contraffazioni dei vini Doc e Docg: con il decreto dello scorso 19 aprile sono stati definiti, infatti, i nuovi contrassegni di Stato dedicati ai vini a denominazione d'origine.
Le nuove fascette (da applicare a cavallo della capsula o attorno al collo della bottiglia) saranno di soli due colori, indipendentemente dalla tipologia del vino: una colorazione violacea per i vini a denominazione d'origine controllata e garantita ed una verde per i vini Doc. I contrassegni riporteranno inoltre un codice alfanumerico che assicurerà la piena rintracciabilità del prodotto (garantendo agli organismi di controllo di risalire al lotto e all'azienda produttrice) e il formato della confezione. Mentre, facoltativamente, potrà essere riportato il nome per esteso della denominazione e, laddove previsto, anche il simbolo.
Si tratta di indicazioni per addetti ai lavori che non possono essere "decodificate" direttamente dai consumatori. Sono state realizzate cioè solo con valenza anticontraffazione: filigrana, microscritture, caratteri in rilievo e sfumature cromatiche delle nuove fascette sono infatti difficilmente replicabili con le moderne tecnologie. I contrassegni, che saranno realizzati dall'istituto poligrafico dello Stato a partire dal prossimo mese di ottobre, si applicheranno dalla campagna produttiva 2012.
Da quel periodo in poi - ed entro il 15 marzo di ogni anno - le strutture di controllo autorizzate dovranno comunicare per via telematica all'ispettorato per il controllo della qualità e al Ministero per l'economia, il quantitativo di fascette da stampare per ciascuna denominazione.
Le nuove fascette (da applicare a cavallo della capsula o attorno al collo della bottiglia) saranno di soli due colori, indipendentemente dalla tipologia del vino: una colorazione violacea per i vini a denominazione d'origine controllata e garantita ed una verde per i vini Doc. I contrassegni riporteranno inoltre un codice alfanumerico che assicurerà la piena rintracciabilità del prodotto (garantendo agli organismi di controllo di risalire al lotto e all'azienda produttrice) e il formato della confezione. Mentre, facoltativamente, potrà essere riportato il nome per esteso della denominazione e, laddove previsto, anche il simbolo.
Si tratta di indicazioni per addetti ai lavori che non possono essere "decodificate" direttamente dai consumatori. Sono state realizzate cioè solo con valenza anticontraffazione: filigrana, microscritture, caratteri in rilievo e sfumature cromatiche delle nuove fascette sono infatti difficilmente replicabili con le moderne tecnologie. I contrassegni, che saranno realizzati dall'istituto poligrafico dello Stato a partire dal prossimo mese di ottobre, si applicheranno dalla campagna produttiva 2012.
Da quel periodo in poi - ed entro il 15 marzo di ogni anno - le strutture di controllo autorizzate dovranno comunicare per via telematica all'ispettorato per il controllo della qualità e al Ministero per l'economia, il quantitativo di fascette da stampare per ciascuna denominazione.
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