L’edizione di Sial Parigi 2018, che si è recentemente conclusa, ha visto la partecipazione di 700 aziende alimentari italiane. Una forte presenza che ha testimoniato la vitalità del food and beverage made in Italy ed anche gli ottimi rapporti commerciali tra Italia e Francia, che si stanno sviluppando in un clima di fiducia e reciproca soddisfazione.

La Francia, infatti, rappresenta il secondo mercato per l’agroalimentare italiano (dopo la Germania) dove esporta le produzioni tipiche italiane, i prodotti della dieta mediterranea e referenze salutari e bio. Un mercato che vale 3,3 miliardi di euro (nel 2017) e che nel primo semestre del 2018 è cresciuto del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Durante l’incontro organizzato da Cibus e Ice/Ita a Parigi con le imprese alimentari italiane che hanno esposto al Salone internazionale dell’alimentazione, Teresa Castaldo, Ambasciatrice d’Italia in Francia, ha sottolineato come quello francese sia un importante mercato obiettivo per l’agroalimentare e non solo: la Francia è il primo Paese al mondo per investimenti dall’Italia e lo scambio commerciale tra i due Paesi è di alto valore strategico; gli altri settori commerciali particolarmente vivaci nell’interscambio sono il design, l'aeronautica, la cantieristica e la meccanica.

Anche per Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte, l’associazione italiana del comparto lattiero caseario, lo scambio commerciale con la Francia è positivo e sta crescendo: «il nostro è un settore che fattura più di 15 miliardi di euro l’anno e che esporta il 38% della produzione nazionale casearia all’estero. La Francia è il Paese europeo dove esportiamo di più: vale mezzo miliardo di euro per il nostro comparto. I consumatori francesi sono grandi estimatori dei formaggi italiani. Nonostante i freschi siano i principali prodotti destinati all'esportazione, i francesi amano molto anche alternare le loro eccellenze con le grandi DOP italiane, con il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano, il Gorgonzola, la Mozzarella di bufala campana e le altre grandi DOP», ha dichiarato Ambrosi.