In costante cambiamento, il settore retail continua ad evolversi a velocità raddoppiata proprio in piena pandemia, di pari passo con il mutare del consumatore, sempre più consapevole ed esigente e alla continua ricerca di nuove e stimolanti esperienze d’acquisto. Questo è quanto emerso dal webinar intitolato “Le nuove sfide del retail” organizzato da Retail Hub, il business accelerator che offre alle aziende e ai brand la possibilità di confrontarsi e rimanere aggiornati sulle tendenze della distribuzione. L’iper-consapevolezza del consumatore moderno rappresenta la sfida principale per le aziende e i player della distribuzione, che ora sono invitati a focalizzarsi sulle persone e a costruire una relazione a 360 gradi con ogni individualità, al fine di creare esperienze ad hoc per ciascuno. “La tecnologia è, certamente, uno dei mezzi privilegiati per stabilire tale connessione” afferma Elisa Fabbi, Docente dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, “discernendo, al contempo, la realtà fisica da quella virtuale e concependo la dimensione digitale in modo nativo: gli store online, infatti, devono essere creati ad hoc, non su modello di quelli fisici, in modo da non offrire semplicemente un prodotto, ma trasformare l’atto d’acquisto in un’esperienza”.Al di là della preoccupazione, più o meno diffusa, per la situazione economica e finanziaria e del progressivo calo di fiducia nei confronti delle misure messe in atto dai governi, i consumatori hanno sviluppato tre modalità differenti di approcciare la propria esperienza d’acquisto: essi, infatti, tendono a comprare di più, ma da un numero ridotto di punti vendita, sono molto più esigenti e prestano particolare attenzione al valore dell’offerta. “Per rispondere alle nuove esigenze emerse”, sottolinea Gianluca Carrera, Chief Solution Officer di Dunnhumby, “non è più sufficiente procedere al semplice ampliamento dell’allestimento, ma è necessario operare scelte oculate, privilegiando la varietà a scaffale solo dove essa è necessaria. È fondamentale, inoltre, investire sulla multicanalità e spostare il focus sui dati che gli stessi consumatori forniscono, in modo da procedere alla personalizzazione dell’offerta, con importanti benefici sulla loyalty.”Ma come stanno rispondendo le insegne ai nuovi e sempre più complessi trend in ascesa nel settore? Francesco Iuculano, Direttore Commerciale di Todis, ha raccontato quanto quello che oramai si prefigura sempre di più come un supermercato monomarca stia lavorando sugli assortimenti in modo da renderli sempre più agili, ma allo stesso tempo completi, ponendo grande attenzione alla sostenibilità del packaging, al localismo e all’italianità dei prodotti. L’e-commerce è cresciuto in maniera esponenziale, con picchi che hanno sfiorato il + 700% di richieste, mentre si procede verso una maggiore personalizzazione dell’offerta attraverso l’invio di news letter e proposte dedicate verso gli utenti profilati. Contestualmente Carrefour, che già prima dell’emergenza sanitaria aveva intrapreso il potenziamento del sito e-commerce favorendo la consegna a domicilio e il click and collect, ha rinforzato le partnership strategiche con Glovo e Supermercato 24, che consentono di coprire territori non presidiati direttamente dall’insegna. Come sottolinea il Direttore Marketing Luca Ambrosini Carrefour, dunque, mira a consolidare l’infrastruttura del sito e il sistema logistico, puntando su una personalizzazione dell’offerta sempre più “taylor-made”.