Con molto pragmatismo, ma senza rinunciare alle ambizioni. Sisa punta a tornare, con orgoglio, insegna nazionale. Un percorso non facile, ma che passerà attraverso il recupero di soci storici e l’ingresso di soci nuovi, facilitato – c’è da crederci – dalla diaspora di piccoli e meno piccoli imprenditori prodotta dalla vendita di Auchan.
Al momento, quel che è certo è che entro l’anno nascerà un nuovo centro distributivo Sisa in Calabria, consolidando così la presenza del gruppo che fa capo alla centrale Distribuzione Italiana nelle regioni del centro-sud Italia.

Attualmente la rete Sisa si concentra intorno a due poli. Distribuzione Sisa Centro Sud opera in Campania, Puglia, Basilicata e parte del Lazio e conta su circa 160 negozi di vicinato, una cinquantina con superfici di vendita comprese tra i 100 e i 200 metri quadri a insegna Negozio Italia e i restanti con metrature medie di 800 metri quadri a insegne Sisa e Issimo. In Sicilia, con una numerica analoga (perlopiù a insegna Quick) composta da otto negozi di proprietà e il resto in affiliazione, è invece attiva Sisa Sicilia, capitanata dall’imprenditore Giuseppe Sammaritano. Ma, come si diceva, l’ambizione di Sisa è soprattutto di integrare nuovi soci nella compagine.

«Presto annunceremo l’ingresso di nuovi imprenditori in alcune regioni del Sud – ha dichiarato Elpidio Politico, amministratore delegato di Distribuzione Sisa Centro Sud e responsabile dello sviluppo del marchio Sisa, intervenuto a una tavola rotonda svoltasi a Marina di Ugento (Le) in occasione della prima convention Sisa». «Ci sono tutti i presupposti perché il marchio-insegna Sisa si riposizioni con efficacia sul territorio nazionale – ha aggiunto Politico -. E in questo riteniamo che l’integrazione logistica e lo sviluppo di cedis multi insegna, favoriti dalla presenza di Sisa all’interno di Distribuzione Italiana, possa rappresentare uno straordinario acceleratore di questo processo».

Sinergie che potrebbero anche riguardare lo sviluppo del canale discount (vedi Italy Discount) nel quale attualmente Sisa non è presente, e del click & collect. «Distribuzione Italiana, in questo anno e mezzo, ha dovuto svolgere un ruolo di gestazione del rilancio di Sisa e di Sigma – ha precisato Donatella Prampolini, intervenuta alla tavola rotonda -. Ma oggi siamo pronti per la fase due, nella quale la Centrale ricoprirà un ruolo diverso anche dal punto di vista del marketing. Linee comuni di prodotto a marchio del distributore come VerdeMio, Gusto & Passione, Equilibrio & Piacere sono tutti modi per fare sinergia e non solo massa critica, far girare un’insegna comune, migliorare la qualità dei prodotti, avere spunti da tutta Italia per offrire ai nostri clienti una spesa migliore: la centrale non può essere solo un luogo dove si fanno i contratti o in cui si tratta la marca del distributore, ma in cui le conoscenze e i servizi si mettono a sistema aiutando gli imprenditori che fanno parte del gruppo a crescere e a fare sviluppo».

Sisa, insieme a Distribuzione Italiana e a Levante, la nuova realtà distributiva nata lo scorso autunno dalla collaborazione tra D.it e Crai, sta anche definendo quali saranno le future alleanze in ambito acquisti dopo la sostanziale fuoruscita di Auchan dal mercato italiano. Nulla, però, sembra ancora deciso. E non è detto che la decisione sarà quella di aggregarsi a tutti i costi a qualche supercentrale.