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Conad: la private label galoppa a +17%

Conad: la private label galoppa a +17%
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Conad: la private label galoppa a +17%

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Redazione
Un anno positivo per Conad che vede svilupparsi la quota di mercato della marca commerciale del 26,5 per cento sul Largo Consumo Confezionato. Il risultato ottenuto è merito di una strategia focalizzata sul consumatore e i suoi bisogni. Fondamentale a questo proposito è stato il lancio dell'iniziativa chiamata “Bassi e Fissi”, che ha veicolato un nuovo concetto di convenienza ed ha comportato per 30 categorie merceologiche (scelte in quanto più acquistate in assoluto dai consumatori) una riduzione del prezzo dei prodotti di circa il 34% e sarà portata avanti anche nel 2014 supportata da una comunicazione più incisiva.
    
Nel 2013 le vendite di prodotti Conad sono aumentate del 17 per cento rispetto all’anno precedente – con un mercato che è cresciuto, a totale Italia iper e supermercati, del 5 per cento – e hanno generato un fatturato di 2,35 miliardi di euro confermandosi componente fondamentale del bilancio del gruppo. Gli aumenti più significati di quota si registrano nel comparto salumi e formaggi, oltre che nel fresco industriale. La marca commerciale cresce in tutte le categorie merceologiche in cui compete: è leader nel 38 per cento, mentre occupa la seconda posizione in un altro 30 per cento.

Negli ultimi cinque anni la marca Conad ha raggiunto una quota interna sul Largo Consumo Confezionato del 26,5 per cento (+1,8 punti percentuali rispetto al 2012), 7,5 punti percentuali sopra il totale Italia (19 per cento), garantendo una qualità da leader con una convenienza del 25-30 per cento.

I dati sono stati diffusi in occasione di Marca, la manifestazione dedicata alla marca commerciale in programma a Bologna e che vede la partecipazione del direttore generale di Conad Francesco Pugliese nelle vesti di presidente di Adm – l’associazione che riunisce le imprese della distribuzione moderna – al convegno inaugurale dal tema Distribuzione e industria tra cooperazione e concorrenza, i valori dei prodotti a confronto nelle scelte dei consumatori.  Una distribuzione in cui ci sono troppi attori, troppe associazioni, troppo organismi per rappresentare non più di una trentina di insegne. “E’ urgente aprire un tavolo di confronto per semplificare questo sistema nel rispetto delle esigenze di chi fa distribuzione (orari, burocrazia, permessi, normative…); anche perché questa eccessiva frammentazione ha costi di gestione non indifferenti”, sottolinea Pugliese.

Tutti i brand hanno registrato buoni risultati: dal tradizionale Conad logo rosso, cresciuto in un anno del 18 per cento, a Conad il biologico (+17 per cento), all’eccellenza dei prodotti della linea Sapori&Dintorni Conad (+5 per cento), a Conad Percorso Qualità (+5 per cento). Il trend è costante ormai da anni e la crescita è generalizzata, in tutte le regioni italiane, ma in modo particolare al Sud, che pure è tradizionalmente meno incline a tale tipo di consumo.


Nel 2013 l’insegna ha investito in promozioni che hanno generato 600 milioni di euro di risparmio per i clienti, arricchite dall’offerta di una convenienza continuativa nel tempo qual è quella di Bassi&Fissi, prorogata nel 2014 fino ad aprile.
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