Il salmone norvegese: un ingrediente sano e sostenibile
Il salmone norvegese: un ingrediente sano e sostenibile
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Sempre più presente sulle tavole degli italiani e ampiamente utilizzato in numerose ricette, il salmone norvegese non è solo un ingrediente versatile e gustoso, ma è un alimento sano e sostenibile.
Questi valori sono verificati dal marchio “Seafood from Norway” che fornisce, inoltre, la garanzia di origine e qualità a tutti i prodotti ittici norvegesi pescati e allevati in modo sostenibile nelle fredde e limpide acque della Norvegia.
Data la sua natura di animale a sangue freddo, il salmone è in grado di sfruttare al massimo l’energia che ricava dal cibo per crescere e questo permette agli allevatori di risparmiare notevolmente sulla quantità di mangime necessaria: per allevare 1 kg di salmone, infatti, bastano solo 1,2 kg di mangime, composto rigorosamente da ingredienti provenienti da fonti regolamentate. Tutto ciò ha portato a una riduzione del 15-20% di cibo impiegato per alimentare i banchi di salmone negli ultimi 30 anni.
Gli allevamenti, inoltre, sono monitorati da telecamere a circuito chiuso, mentre i singoli esemplari sono marchiati e tracciati in modo da distinguere i salmoni allevati da quelli selvaggi in caso di fuga.
Al momento, il salmone atlantico d’allevamento costituisce il 50% della produzione totale e l’impatto ambientale della sua produzione, in termini di emissioni di CO2, è di molto inferiore agli allevamenti di manzo e maiale, contribuendo così in modo significativo alla salvaguardia dell’ambiente.
Il salmone norvegese, infine, è caratterizzato da importanti valori nutrizionali che lo rendono un alimento sano, adatto alla dieta di adulti e bambini: esso, infatti, è povero di grassi saturi e ricco di acidi grassi polinsaturi Omega-3, sostanze essenziali per l’organismo che non è in grado di produrli autonomamente in modo ottimale.
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