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Il mobile marketing nel largo consumo? Non futuro ma realta'
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Il mobile marketing nel largo consumo? Non futuro ma realta'
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Si è svolto il 24 maggio a Milano il convegno “Mobile marketing e oltre nel largo consumo, futuro o realtà?”, organizzato dal quotidiano online Distribuzione Moderna in collaborazione con SAP Italia. Folta la partecipazione di pubblico, anche in virtù di un parterre di relatori di tutto rispetto. L’incontro, moderato dal direttore della testata Armando Brescia, ha raccolto i contributi di rappresentanti dell’industria e della distribuzione, di istituzioni e di imprese attive nelle soluzioni di servizi di mobile marketing e mobile commerce.
I lavori sono stati aperti dall’intervento di Cosimo Finzi, ricercatore di AstraRicerche, che ha presentato la terza edizione dell’indagine sull’utilizzo dei dispositivi mobile in Italia. Dalla ricerca, intitolata “Gli italiani, l’uso evoluto del cellulare e il mobile marketing”, emerge un paese particolarmente votato alla tecnologia mobile e alla polifunzionalità: il 39,3% degli utenti naviga in rete (+7%), il 27,1% utilizza le email (+4,5%), il 24,6% utilizza il gps (+7,6%), il 16,2% ha il bluetooth sempre attivo (+2,3%).
Complessivamente, nel 2010 sono stati 21,5 ,ilioni gli italiani che hanno utilizzato servizi legati all’accesso a internet dal cellulare (4,3 milioni in più rispetto al 2009 e 7,6 milioni in più rispetto al 2008).
Tutto questo presenta degli inevitabili riflessi nel largo consumo. Industria e distribuzione stanno muovendo i primi passi verso l’utilizzo di soluzioni mobile che possano fungere da abilitatori di business (si pensi alle apps con funzioni di store locator, ai buoni sconto personalizzati direttamente sul cellulare o ad alcune avveniristiche soluzioni della catena francese Géant Casino, presentate nel suo intervento da Paola Battaglini, Industry Principal Retail Manager di SAP Italia).
Non mancano però le problematiche. Di carattere tecnologico innazitutto, come ha sottolineato Andrea Ausili, GDSN Manager di Indicod-Ecr, per via della molteplicità di sistemi e ambienti che andrebbero uniformati per ottenere dati e informazioni più omogenei e attendibili. Ma anche di carattere culturale.
Secondo l’amministratore delegato di Mediamarket, Pierluigi Bernasconi, non si può pensare che una tecnologia come quella che si sta sviluppando e diffondendo, destinata a influenzare sempre più i comportamenti dei consumatori, le tecniche di marketing e i flussi informativi di industria e distribuzione, possa essere assorbita dalle imprese in tempi brevissimi: troppo rapido sarebbe il salto culturale.
Al convego hanno preso parte anche Stefano Bottoli, Direttore Vendite di Agroittica Lombarda, che ha presentato una recente soluzione di mobile marketing adottata dall’azienda, e Giuseppe Caspani, direttore generale A-Tono, il quale ha posto l’accento sulla necessità, da parte di retailer e industria produttrice, di sviluppare un approccio quantomeno sperimentale – e non necessariamente tattico – su un fronte che modificherà sempre più le attività di marketing di ogni impresa.
I lavori sono stati aperti dall’intervento di Cosimo Finzi, ricercatore di AstraRicerche, che ha presentato la terza edizione dell’indagine sull’utilizzo dei dispositivi mobile in Italia. Dalla ricerca, intitolata “Gli italiani, l’uso evoluto del cellulare e il mobile marketing”, emerge un paese particolarmente votato alla tecnologia mobile e alla polifunzionalità: il 39,3% degli utenti naviga in rete (+7%), il 27,1% utilizza le email (+4,5%), il 24,6% utilizza il gps (+7,6%), il 16,2% ha il bluetooth sempre attivo (+2,3%).
Complessivamente, nel 2010 sono stati 21,5 ,ilioni gli italiani che hanno utilizzato servizi legati all’accesso a internet dal cellulare (4,3 milioni in più rispetto al 2009 e 7,6 milioni in più rispetto al 2008).
Tutto questo presenta degli inevitabili riflessi nel largo consumo. Industria e distribuzione stanno muovendo i primi passi verso l’utilizzo di soluzioni mobile che possano fungere da abilitatori di business (si pensi alle apps con funzioni di store locator, ai buoni sconto personalizzati direttamente sul cellulare o ad alcune avveniristiche soluzioni della catena francese Géant Casino, presentate nel suo intervento da Paola Battaglini, Industry Principal Retail Manager di SAP Italia).
Non mancano però le problematiche. Di carattere tecnologico innazitutto, come ha sottolineato Andrea Ausili, GDSN Manager di Indicod-Ecr, per via della molteplicità di sistemi e ambienti che andrebbero uniformati per ottenere dati e informazioni più omogenei e attendibili. Ma anche di carattere culturale.
Secondo l’amministratore delegato di Mediamarket, Pierluigi Bernasconi, non si può pensare che una tecnologia come quella che si sta sviluppando e diffondendo, destinata a influenzare sempre più i comportamenti dei consumatori, le tecniche di marketing e i flussi informativi di industria e distribuzione, possa essere assorbita dalle imprese in tempi brevissimi: troppo rapido sarebbe il salto culturale.
Al convego hanno preso parte anche Stefano Bottoli, Direttore Vendite di Agroittica Lombarda, che ha presentato una recente soluzione di mobile marketing adottata dall’azienda, e Giuseppe Caspani, direttore generale A-Tono, il quale ha posto l’accento sulla necessità, da parte di retailer e industria produttrice, di sviluppare un approccio quantomeno sperimentale – e non necessariamente tattico – su un fronte che modificherà sempre più le attività di marketing di ogni impresa.
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