Come scegliere la piattaforma pubblicitaria giusta: guida rapida per marketer e PMI

Come scegliere la piattaforma pubblicitaria giusta: guida rapida per marketer e PMI
- Information
Nella pubblicità digitale, la scelta della piattaforma giusta è una decisione strategica che incide direttamente sull’efficacia delle campagne, sulla gestione del budget e sui risultati di business. Il panorama odierno è complesso e frammentato: ogni piattaforma ha le sue regole, il suo ecosistema e il suo pubblico. Per i marketer e PMI, questo comporta una sfida costante nel trovare il giusto equilibrio tra semplicità d’uso, controllo e rendimento. In questa guida cerchiamo di rispondere a questa domanda partendo da alcuni criteri concreti e introducendo soluzioni meno conosciute ma altamente strategiche come le DSP.
Quali sono le differenze tra le piattaforme
Le piattaforme pubblicitarie possono essere suddivise in tre categorie principali. Le più note sono le piattaforme chiuse, come Google Ads e Meta Ads, pensate per essere facili da usare e avere un buon livello di targeting. Limitano però le possibilità di espansione all’interno dei loro confini. Ci sono poi i marketplace pubblicitari come Amazon Ads o TikTok Ads, che aprono le porte a community specifiche e molto attive, ma che restano focalizzate su un singolo ambiente. Sono validi per campagne verticali o per brand awareness su target giovani, ma offrono un controllo limitato e poca interoperabilità con altri canali. Ci sono infine le DSP, ovvero le Demand Side Platform che permettono di acquistare spazi pubblicitari su più canali contemporaneamente, display, video, mobile, audio e anche smart TV , da un’unica interfaccia. Il vantaggio delle DSP è che tutto avviene in modo automatizzato e con un livello di personalizzazione molto più alto rispetto alle piattaforme tradizionali. Oggi esistono soluzioni DSP progettate anche per PMI e marketer con esigenze di controllo e ottimizzazione del budget, un caso da analizzare in questo senso può, ad esempio, essere la marketing DSP di ad personam, che consente di pianificare e acquistare spazi pubblicitari in modo flessibile e data-driven, senza le rigidità delle piattaforme tradizionali. È una soluzione pensata per offrire automazione, ma anche controllo, e si adatta a progetti con budget scalabili.
Cinque criteri pratici per scegliere la piattaforma giusta
Quando arriva il momento di scegliere la piattaforma giusta, è importante partire dalla facilità d’uso, un criterio che ha sicuramente inciso sull’aumento degli investimenti online. Secondo alcuni studi, nel 2024 le PMI hanno dedicato il 20% delle spese su carta al marketing, in particolare nel settore wholesale e retail, confermando che gli strumenti di pagamento online e di realizzazione delle campagne web sono facilmente utilizzabili in maniera diretta. Un altro aspetto cruciale è la capacità di targeting. Riuscire a raggiungere un pubblico definito per interessi, comportamenti, geolocalizzazione o altri parametri è imprescindibile. Va poi considerata l’ampiezza dei canali coperti. Se l’attività ha bisogno di visibilità su più fronti, serve una piattaforma che vada oltre gli ecosistemi chiusi. Il controllo su budget e performance è un altro fattore determinante. Poter impostare limiti precisi di spesa, monitorare l’andamento delle campagne in tempo reale e intervenire per ottimizzare significa avere il pieno controllo del ROI. È importante infine valutare la scalabilità. Una piattaforma che funziona solo con budget elevati non è adatta a una PMI in fase di crescita. Servono strumenti che permettono di partire con investimenti contenuti e di crescere gradualmente.
Una decisione strategica, non solo operativa
Per scegliere la piattaforma pubblicitaria adatta bisogna partire dall’analisi delle esigenze e degli obiettivi di business. Bisogna inoltre considerare che investire in pubblicità online è essenziale per farsi notare. Secondo l’analisi del politecnico di Milano, nel 2024 il 49% degli investimenti in pubblicità è stato online e ciò significa che anche i concorrenti sono lì e bisogna conquistare uno spazio per mantenere il vantaggio competitivo. Se la priorità è l’automazione, la personalizzazione del messaggio, l’efficienza nella spesa e la possibilità di testare nuovi canali, allora le DSP meritano davvero di essere considerate. L’importante è scegliere solo in base alla notorietà di una piattaforma, ma valutare cosa realmente offre in termini di flessibilità, performance e ritorno sull’investimento.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.