Fare impresa in modo rispettoso dell’ambiente è possibile e doveroso, soprattutto quando ci si occupa di surgelati. È questo il pensiero di FRoSTA. Per migliorare realmente la qualità di vita dei consumatori e dell’intero pianeta è necessario fare precise scelte di campo su materie prime, sistemi produttivi, trasporti, packaging che possano segnare dei “meno” reali nei report sull’inquinamento e sull’abuso del nostro pianeta.

Proprio per questo FRoSTA da anni ha scelto di agire direttamente sia intervenendo sul proprio sistema produttivo, sia attraverso il progetto FRoSTA Amica della Natura, un insieme di azioni concrete per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta in cui viviamo. Nell’ambito di questa iniziativa, l’azienda prosegue la collaborazione con Legambiente e, dopo il progetto Save The Queen sulle api, è partner nella Carovana dei Ghiacciai 2020, campagna realizzata con il supporto del Comitato Glaciologico Italiano (CGI) che fino al 4 settembre monitorerà lo stato di salute dei ghiacciai alpini per sensibilizzare le persone sugli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sull’ambiente glaciale alpino.

Progetti come questi sono solo alcuni esempi della filosofia espressa da FRoSTA Amica della Natura. Ma le scelte dell’azienda coinvolgono l’intero sistema produttivo, dagli ingredienti passando per l’alimentazione degli impianti sino al confezionamento dei prodotti. Grazie al calcolo del Life Cycle Assessment, cioè l’impronta ambientale del ciclo di vita del prodotto, infatti, è possibile monitorare i consumi e le emissioni di CO2, mettendo in pratica azioni per diminuirle. Per esempio dotandosi di sistemi di raffreddamento con recupero di calore, impianti di riciclo istantaneo dei rifiuti vegetali ed impianti fotovoltaici per l’alimentazione delle celle frigorifere. Grazie a queste azioni FRoSTA dal 2008 a oggi ha ridotto del 30% le emissioni. Inoltre, l’ambizione dell’azienda è di fare sempre di più e meglio, riducendo ulteriormente l’impronta di carbonio del 7% entro il 2022.

FRoSTA ha anche deciso di non utilizzare colture nelle serre e trasporti aerei per gli ingredienti, pur mantenendo invariata la qualità dei prodotti. Inoltre, ha scelto di surgelare immediatamente i prodotti, sul peschereccio o immediatamente dopo la raccolta, perché il trasporto di cibi frozen è notevolmente meno inquinante di quello dei cibi freschi: ogni carico di prodotti surgelati corrisponde a 3 o 4 carichi di cibi freschi.

Produrre in maniera attenta all’ambiente vuol dire anche occuparsi di tutti gli aspetti legati ai prodotti, compresa la confezione e il suo smaltimento. Per questo motivo l’azienda ha creato la ecobag, la prima busta di carta per surgelati riciclabile nella carta. Introdotta in Italia a febbraio, entro la fine del 2020 sarà utilizzata per tutte le referenze La Valle degli Orti del marchio FRoSTA. L’innovativo packaging offre numerosi vantaggi: oltre a essere più leggero (contribuendo a ridurre il peso del trasporto), è facilmente riciclabile e ha come principale componente la carta, imballaggio meno impattante della plastica in termini di CO2 prodotta. Infine, la carta è grezza, priva delle sostanze chimiche solitamente utilizzate per il trattamento dei packaging, e riduce al minimo l’impatto ambientale dei processi produttivi. Più in generale, FRoSTA ha scelto di utilizzare solo imballaggi realizzati in un’unica plastica non miscelata ad altri materiali.