Conserve Italia, la sostenibilità come unico futuro
Conserve Italia, la sostenibilità come unico futuro
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«Essere sostenibili non è un’opzione, ma una necessità».
Così si è espresso il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini, alla presentazione del Report di Sostenibilità del Gruppo.
«In uno scenario complesso e preoccupante, dove il rincaro dei costi di produzione derivante dagli aumenti di materie prime, energia e trasporti, in attesa che il Governo gestisca l’aumento dell’inflazione, la sostenibilità di dimostra una via da percorrere, perché nonostante i costi che comporta, rappresenta una forma di risparmio e una forte ricaduta positiva su tutti. Ecco perché siamo e vogliamo essere sostenibili sotto il profilo economico, sociale e ambientale».
Con queste parole il presidente di Conserve Italia ha commentato la presentazione, in cui sono emersi numerosi spunti di riflessione. Agricoltura di precisione, energia rinnovabile, lotta allo spreco attraverso il recupero dei sottoprodotti, packaging eco-sostenibili e trasporto ferroviario delle merci: queste le principali azioni di sostenibilità ambientale in cui Conserve Italia si è concentrata nel 2021, secondo la pubblicazione esposta.
La sostenibilità ha un costo, ma non si può pensare che questo aggravio ricada sulle spalle dei consumatori, così come dei produttori. Un impegno comune è la svolta per innovare un sistema agricolo che necessita di investimenti in termini di formazione e ammodernamento per vincere la sfida con un futuro. Questa la missione del Gruppo cooperativo, teso a garantire ogni anno un adeguato reddito valorizzando le loro produzioni, nel massimo rispetto dell’ambiente, impegnandosi a ridurre l’impatto delle produzioni in ogni fase del processo, dal campo allo stabilimento fino ai trasporti, alla logistica e al packaging, misurando gli interventi e certificandone la validità.
«In futuro gli stessi istituti di credito supporteranno le aziende virtuoso e di sostenibilità certificata. Sarebbe necessario proprio un organismo terzo volto a verificare l’effettivo risultato di politiche ecofriendly, al di là di autodichiarazioni e autocertificazioni», ha sottolineato il presidente. «Ma bisogna tenere presente che non c’è sostenibilità sociale e ambientale, senza adeguata sostenibilità economica. Pertanto, soprattutto in una fase così delicata come quella attuale caratterizzata da un generalizzato aumento dei costi produttivi, è necessario che venga garantita un’adeguata remunerazione lungo tutta la filiera, dove ogni componente è chiamato ad azioni di responsabilità dal momento che questi rincari non possono essere scaricati solamente sulla parte agricola e industriale».
Il consumatore dovrebbe essere disposto a spendere qualcosa di più per assicurarsi una produzione qualitativamente congrua. Così come la guerra dei prezzi non è la via per attribuire il giusto valore ai prodotti e alla filiera che ha permesso di realizzarli. Questo il concetto conclusivo di Gardini, secondo il quale «la strada futura della sostenibilità non potrà prescindere dal riconoscimento del giusto valore dei nostri prodotti, nel pieno rispetto della base agricola che rappresentiamo e del lavoro di tutti i nostri oltre 3.000 collaboratori».
Nel corso dell’ultimo anno sono state cinque le principali azioni di sostenibilità ambientale promosse da Conserve Italia e riportate nel Report, come spiegato dal direttore generale Pier Paolo Rosetti: «In quanto consorzio di cooperative agricole, Conserve Italia mette al centro della propria attenzione la riduzione dell’impatto ambientale nella fase agricola. Per questo ha portato avanti un progetto di agricoltura di precisione e quantificazione dell’impatto delle produzioni orticole, ottimizzando il consumo idrico, riducendo il ricorso a fertilizzanti e agrofarmaci, avvalendosi di app per smartphone e sistemi di allerta personalizzati per gli agricoltori come supporto alle scelte in campo, così da razionalizzare gli interventi e contenere i costi. Uno sguardo anche sul futuro e produzioni e varietà orticole a basso impatto ambientale e resistenza ai cambiamenti climatici. Forte e concreto, ormai da anni, anche l’impegno di Conserve Italia a produrre ricorrendo all’utilizzo di energia rinnovabile e all’autoproduzione energetica, utilizzando una fonte eolica e impianti di cogenerazione, coprendo così, con l’energia elettrica autoprodotta da questi impianti che ammonta a 32.150 MWh, il 40% del fabbisogno dell’azienda».
Alla lotta allo spreco e al sostegno alla filiera dell’economia circolare si aggiunge l’impiego di packaging eco-sostenibili che ha portato al risparmio di 600 tonnellate di Pet all’anno solo per le bottiglie di plastica, l’introduzione di una bottiglia con il 50% di plastica riciclata e una un brik Tetra Crystal con l’86% di materiale da fonti vegetali, con un ulteriore risparmio di 780 tonnellate di Pet all’anno).
Il rispetto dell’ambiente per Conserve Italia passa infine dai trasporti sostenibili. Il 22% dei prodotti viene spedito via treno e nel corso del 2020, con una riduzione di 3.000 tonnellate di CO2 certificate sulle emissioni, evitando l’impiego di circa 5.500 camion sulla rete stradale e autostradale. Un’attività destinata a crescere grazie alla partnership con Mercitalia.
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