Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 28 Aprile 2024 - ore 16:00
Il bilancio di sostenibilità di settore 2020 analizza le più significative voci di impegno socioambientale del mondo distributivo.
L'87% della popolazione dichiara di voler acquistare prodotti che minimizzino l’uso di imballaggi. Inoltre, il 31% dichiara di aver smesso di acquistare marchi particolari perché il loro confezionamento non era sostenibile.
Le compagnie WebSoft, la Gdo e l’elettronica hanno messo a segno incrementi in ciascuno dei trimestri considerati.
In 15 mesi di cantiere è successo di tutto: si sono svolti centinaia di incontri con sindacati a vari livelli, numerose mediazioni ministeriali, scioperi e manifestazioni di piazza, contrasti fra gli stessi sindacati, sentenze giudiziarie e verdetti dell’Antitrust.
WhoCaresWhoDoes di Gfk dimostra che la pandemia non ha scalfito la sensibilità ambientale. Gli imballagi superflui sono bocciati.
Dicono che, nonostante tutto, gli italiani non rinunceranno alle offerte del 27 novembre. Cosa compreranno e dove?
Il rapporto condotto da Censis e Confimprese fotografa le paure e la capacità di tenuta dei nostri connazionali alla prova della seconda ondata.
C'è un nuovo category management "olistico" all'orizzonte che considera tutti gli elementi dell'offerta: perché è indubbio che le scelte assortimentali influiscano sul posizionamento dell'insegna
La situazione è grave, ovvio. Ma quali sono i trend per merceologia, canale e area geografica? Risponde l'analisi Confimprese-EY.
Continua a tutto campo il rilancio delle sette grandi cooperative. E le più problematiche iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel.
Le stime di Iri dicono che le vendite, per la chiusura 2020, saranno nettamente positive, oltre un +5 per cento. Più debole il 2021.
E' ovvio dire che il digitale è andato forte, ma è rilevante scoprire che il trend rimane per tutto il largo consumo confezionato.
Sana Restart, che si svolge, fisicamente, dal 9 all'11 ottobre, dà un duplice segnale di ottimismo: tornano le fiere e il bio italiano è re.
La ricerca Nomisma sull'alimentare testimonia la vitalità del settore, ma pone interrogativi inquietanti sul futuro. Ecco quali.