L'insostenibile peso del contante mette il turbo ai pagamenti digitali
L'insostenibile peso del contante mette il turbo ai pagamenti digitali
- Information
di Luca Salomone
Certo le banconote e le monete non spariranno dalla nostra vita, ma un consumatore su due paga ormai in modo digitale e non solo qualche volta, ma in maniera abituale.
E anche qui emerge un forte desiderio di sostenibilità. Anzi la sostenibilità influisce sulla scelta della banca e dei servizi di pagamento cui affidarsi. Inoltre, gli italiani sono particolarmente interessati a testare nuovi prodotti.
Il digitale supera l'80 per cento
Lo dice l’Osservatorio annuale Visa, quest’anno alla seconda edizione. Realizzata in collaborazione con Ipsos, su un campione di 1.000 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni, la ricerca vuole mettere in luce le tendenze in atto, le aspettative dei nostri connazionali e le opportunità per gli operatori del settore.
«Il panorama dei pagamenti è in profonda trasformazione sotto la spinta dell’evoluzione tecnologica e delle nuove istanze dei consumatori. Soprattutto Millennials e Generazione Z sono sempre più consapevoli dei vantaggi dei pagamenti digitali in termini di semplicità, immediatezza, sicurezza, ma anche più esigenti riguardo a personalizzazione, attenzione all’ambiente, miglioramento dell’esperienza di acquisto», conferma Stefano Stoppani, country manager di Visa Italia.
Lo scenario generale dimostra, in prima battuta, una vera rincorsa alla modalità elettronica: la metà dei nostri connazionali usa, per la spesa, le varie soluzioni di smaterializzazione del contante e la quota di coloro che si aspettano che il digitale diventi, nel giro di qualche anno, una consuetudine, sale all’82% rispetto al 70% del 2022.
Permangono aree nelle quali l’esperienza d’uso può essere resa più fluida e semplice di quanto non sia oggi: parliamo soprattutto degli acquisti nei piccoli negozi (40% degli intervistati), del pagamento di prestazioni occasionali (36%), dell’invio di denaro ad amici e familiari per le piccole spese (18%), della regolazione di pendenze verso la pubblica amministrazione, come multe e tributi (15%).
Cresce, poi, come accennato, la considerazione positiva verso quei servizi finanziari che permettono di fare scelte sostenibili e per quasi 1 italiano su 2 (47%), la sostenibilità influisce in modo molto, o abbastanza importante sulla scelta della banca cui affidarsi.
Cercasi banca eco-attenta
I primi a farsi latori dell’istanza ambientale sono i Millennials, che, nel 27% dei casi, sarebbero disposti a cambiare istituto, o servizio di pagamento, per averne uno più green. Il 29% prende in considerazione, a questo riguardo, anche la possibilità di diventare cliente di un’altra banca, oltre alla propria (28% nella Generazione Z).
Trasversalmente alle fasce di età, 1 italiano su 2 conferma l’interesse verso un referente creditizio che lo aiutasse a misurare l’impatto delle sue scelte sul pianeta e un 43% sarebbe incentivato a utilizzare più di oggi una carta di pagamento, se fosse fatta di materiali sostenibili, o se desse la possibilità di calcolare le ricadute del proprio shopping sul pianeta e, come corollario, di accumulare punti in base allo stile, più o meno eco-attento, degli acquisti.
Una carta in grado di assicurare benefici di questo tipo, quando esiste, ha, naturalmente, ricadute positive sul percepito della banca: un istituto in grado di offrire una simile tipologia di proposta, infatti, non solo viene considerato attento all’ambiente (65%), ma anche un’organizzazione virtuosa, che ha, fra i propri obiettivi, quello di guidare i clienti nell’essere più consapevoli delle problematiche ecologiche (69%).
Molto aperti alle novità
Sul versante finanziario, continua ad aumentare, in maniera lenta ma costante, la familiarità con il concetto, piuttosto evoluto, di 'open banking', cioè un ecosistema aperto e digitale che permette, anche senza accordi prestabiliti, lo scambio di dati e informazioni, non solo finanziarie, tra gli operatori che ne fanno parte.
Infatti, il 44% degli interpellati ne ha sentito parlare e l’11% ritiene di conoscerlo bene. In questo scenario, i giovani mostrano un crescente livello di apertura verso la condivisione di dati con terze parti, in cambio di servizi quali sconti, offerte personalizzate, consigli su come gestire le spese personali e familiari, tutti plus riconosciuti come un valore aggiunto dal 37% della Generazione Z e dal 36% dei Millennials.
Il 58% dei soggetti, inoltre, è molto ben disposto verso quelle novità che semplificano l’esperienza di pagamento e la percentuale cresce nella GenZ dove raggiunge il 66 per cento.
La ricerca ci dà indicazioni sulle aree di innovazione più richieste. Spicca il tema dei rimborsi e risarcimenti, ricevuti negli ultimi 12 mesi da 3 italiani su 4. Nella metà dei casi questi sono stati fonte di preoccupazione riguardo ai tempi e all’impossibilità di scegliere la modalità di ricezione (contante, carta di pagamento, bonifico). E per il 48% l’esperienza sarebbe stata completamente positiva se solo i rimborsi/risarcimenti fossero stati veloci e tempestivi.
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