Gli italiani amano lo shopping e il dato è confermato dal fatto che il 65% della popolazione acquista abiti almeno una volta al mese e spende tanto in abbigliamento: nell’ultimo trimestre del 2005 più di 300 euro a testa. Questi i risultati emersi da una recente indagine commissionata a Synovate dal Cotton Council International (CCI).

Il 70% degli italiani ama fare acquisti in piccoli negozi, il 40% in catene e negozi specializzati, il 34% nei grandi magazzini, il 30% nei mercati e il 27% negli ipermercati. Diminuiscono invece gli acquisti negli outlet-stock house, dove fa shopping solo il 23% degli italiani.

Per l’acquisto di capi di abbigliamento il 67% della popolazione trae ispirazione da ciò che trova nei negozi o che vede nelle vetrine, mentre sono sempre meno le persone che hanno le idee chiare su cosa acquistare, prima di varcare la soglia di un negozio (36%). Il 27% dei consumatori si fa condizionare da riviste, il 15% dalla TV, il 22% dagli amici e il 12% dalla gente che passeggia per strada.

In termini di servizio, la caratteristica più apprezzata è un’accurata selezione e la varietà di prodotti dispinibili nel negozio (53%), mentre professionalità del personale e pricing interessano rispettivamente il 17% e il 18% degli italiani.
I consumatori si dimostrano particolarmente interessati alla qualità del capo da acquistare (98%), subito seguita dal colore (94%), dalle finiture e dal prezzo (93%), cresciuto d’importanza negli ultimi tre anni.

Ben il 91% degli italiani predilige acquistare capi realizzati con fibre naturali, percentuale cresciuta di nove punti negli ultimi tre anni.
Il 73% dei consumatori è disposto a pagare di più per indossare abiti di qualità, mentre il 78% è più interessato alla composizione cha al marchio. Le fibre non naturali riscuotono il numero più basso di consensi, mentre il cotone sposa i gusti di tutti.
Infine, aumentano gli italiani che amano indossare abiti in denim (48%), abiti sportivi in tessuti stretch (62%), abiti casual (47%), t-shirts (46%) e jeans (43%).