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Cura casa: il drug corre in un mercato in ribasso

Cura casa: il drug corre in un mercato in ribasso
Cura casa: il drug corre in un mercato in ribasso

Cura casa: il drug corre in un mercato in ribasso

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Redazione

Cura casa in sofferenza.

Nell’anno terminante ad aprile 2022 il comparto arretra, con una flessione del 2,7% a valore. Il segno negativo si osserva in tutte le aree Nielsen: soffrono meno l’Area 4, Sud e Isole (-0,5%) e l’Area 3, Centro (-1,4%), mentre Area 1, Nord Ovest, e Area 2, Nord Est, evidenziano contrazioni più marcate, rispettivamente del 4,2 e del 4,7 a valore.

I dati emergono dal market monitor annuale, realizzato da Assocasa in collaborazione con NielsenIQ, e illustrato da Roberto Ferro (Unilever) neo presidente dell’associazione, aderente a Federchimica.

L'effetto rimbalzo

In realtà, avverte Ferro, il calo è soprattutto un rimbalzo su due anni contrassegnati dall’intensa domanda di igiene e pulizia, personale e domestica, legata al Covid.

«I prodotti per la detergenza si confermano comunque alleati preziosi delle famiglie italiane, per assicurare pulizia, igiene e benessere. I dati ci restituiscono una fotografia chiara di come si stia ristabilendo un equilibrio, dopo il periodo di difficoltà causata dalla pandemia, periodo nel quale tutto il settore della detergenza ha giocato un ruolo chiave per aiutare le famiglie a rendere le loro case un nido sicuro. Ora non solo c’è maggiore attenzione (il mercato si attesta su consumi superiori a quelli del pre Covid, ndr.), ma in molti casi i modi di curare la casa sono cambiati e riflettono il valore sociale dei prodotti per la pulizia e la manutenzione».

A livello di store format, nonostante il segno negativo, gli ipermercati migliorano la loro performance rispetto a ottobre 2021 (-4,3%), mentre soffrono i supermercati (-4,7%) e i discount (-2,9%). Unico segno positivo per il canale drug (+2,7%), che conferma tutto il proprio appeal presso gli italiani.

Considerando le quote il drug, formato da grandi e medie superfici specializzate nel grocery non alimentare, hanno raggiunto un'incidenza del 29,9% in valore, praticamente pari, anzi leggermente superiore, a quella dei supermercati (28,9%) e nettamente più forte, della posizione degli ipermercati (21,5%), per non dire di quella dei discount (11,8%) i quali tuttavia, se si misurasse l’incidenza in volume, avrebbero una risalita.

La forza dei ‘drugstore’, come sono impropriamente chiamati in Italia, ha richiamato l’interesse degli investitori, tanto che il leader, Acqua&Sapone, forte di ben 700 punti vendita, è stato rilevato da Hig Capital nello scorso ottobre e ha lanciato, in seguito, un piano di sviluppo di 46 aperture, per un investimento di 29 milioni di euro.

I dati dei segmenti

Analizzando, più in dettaglio il mercato, si scopre che crescono i coadiuvanti di lavaggio e i prodotti per la manutenzione. I primi, con un peso del 21% sulle vendite del cura casa, conservano quasi inalterato il trend di ottobre 2021 con un +0,5%, grazie al contributo degli ammorbidenti concentrati (+11,7%), parzialmente controbilanciati dalla flessione delle candeggine (-6,9) e degli ausiliari per tessuti (-3,9), come le formulazioni per tintura e sbiancamento.

I prodotti per la manutenzione, che generano il 13% delle vendite a valore, crescono invece di un punto, grazie al traino dei deodoranti (+2,4%) e del cura auto (+15,6%) e nonostante il calo del segmento lavastoviglie (-7,1%).

Il sotto comparto dei detergenti (in sostanza i detersivi), che rappresenta il 55% del fatturato di settore, mostra un generale ripiegamento anno su anno (-3,2% a valore), con il bucato che limita le perdite allo 0,6% grazie all’ottima performance dei monouso per lavatrice (+9,3%), come tavolette e pod.

Il paniere stoviglie e lavastoviglie soffre più del previsto (-4,5%), guidato dalla flessione dei detergenti per lavastoviglie (-8,1%), più che di prodotti specifici, come brillantanti e decalcificanti.

Anche il comparto dei disinfestanti, con un peso del 6% sul totale mercato, è in difficoltà (-8,2%) a causa della decrescita degli insetticidi per volanti (-12,7%) seguiti dagli insetticidi per elettroemanatori (-11,3%).

Infine, si registra una brusca frenata dei preparati disinfettanti (-25%), che hanno sicuramente scontato un effetto controcifra rispetto alla grande crescita registrata l’anno scorso.

Valori che non cambiano

Se il mercato soffre, pur essendosi stabilizzato, come detto, su livelli più alti rispetto a quelli precedenti alla pandemia, i valori di fondo, che sono poi i must richiesti dal cliente finale, non cambiano, anche in un momento decisamente problematico per i budget familiari.

«Benessere e sostenibilità – spiega Ferro - restano importanti elementi di traino. In questo contesto l’industria della detergenza ha guardato, con molta più attenzione, non soltanto alla soddisfazione dei bisogni delle famiglie, in termini di igiene e pulizia, ma anche alla sostenibilità, per combattere sprechi e promuovere la convenienza, la praticità d’uso e il benessere in generale. L’attenzione è rivolta al singolo consumatore, affinché sia ben informato e consapevole nell’utilizzo dei prodotti della detergenza, dato il suo ruolo fondamentale attraverso il giusto dosaggio e le corrette abitudini d’uso durante le operazioni di pulizia e manutenzione della domestica».

Leggi anche: Acqua&Sapone passa a Hig Capital

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