Da un certo punto di vista la cosa suona abbastanza paradossale: due acquisizioni di catene francesi di elettronica nell’arco di appena 48 ore. Eppure, secondo quanto riportato dal “Sole 24 Ore” di questa mattina anche Fnac Italia avrebbe trovato un compratore, a poco meno di 40 giorni dalla chiusura.

Si tratterebbe del Fondo Orlando Italy Management, con sede in Lussemburgo e una filiale a Lugano, che dovrebbe rilevare, entro mercoledì 28, l’intero pacco direttamente da Ppr. In ballo ci sono, oltre a 137 milioni di debiti cumulati su 157 di fatturato, 8 punti di vendita e i destini di 600 lavoratori, più la sede nazionale e il magazzino. Il private equity è lo stesso che non molto tempo fa ha messo in salvo le profumerie Limoni acquisendone il 50% di quota.

Se le parti in causa non smentiscono e non confermano, la notizia trova comunque il proprio fondamento nelle comunicazioni intercorse tra il Comitato aziendale europeo, organo che assicura il diritto alla trasparenza per la aziende con interessi intraeuropei, e i sindacati, i quali del resto sono stati convocati dalla proprietà per il primo pomeriggio di martedì 27. La cosa che davvero non torna è che Ppr non aveva previsto, nel piano originario, di vendere Fnac a pezzi, ma piuttosto a un solo compratore. Invidia dei colleghi di Darty, che hanno fatto colpo grosso l’altro ieri?