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Lombardia, Veneto e Toscana: obbligo di mascherina per 19 milioni di italiani

Lombardia, Veneto e Toscana: obbligo di mascherina per 19 milioni di italiani
Lombardia, Veneto e Toscana: obbligo di mascherina per 19 milioni di italiani

Lombardia, Veneto e Toscana: obbligo di mascherina per 19 milioni di italiani

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Fabio Massi

Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato il 4 aprile la nuova

egione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/Prevenzione-e-benessere/red-coronavirusnuoviaggiornamenti" target="_blank">Ordinanza regionale che proroga fino al 13 aprile le misure restrittive introdotte dalle precedenti. La nuova norma introduce alcune novità e in particolare: l’obbligo per chi esce dalla propria abitazione di proteggere sé stessi e gli altri coprendosi naso e bocca con mascherine, o anche attraverso semplici foulard e sciarpe. Inoltre, diventa obbligatorio quello che già molta parte della Gdo sta adottando, ossia la fornitura ai clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani.

Le stesse misure sono state anticipate, il 3 aprile, dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (qui l'Ordinanza). Idem in Toscana, dove ai Municipi dovrebbero arrivare 10 milioni di mascherine (3 a testa). Il che vuol dire che, facendo due conti, ben 19 milioni di persone (10 in Lombardia, 5 in Veneto, 4 in Toscana) devono indossare il dispositivo o, in sua assenza, alcune possibili alternative.

Altre novità, limitandoci alla Lombardia visto che sarebbe lunghissimo fare un quadro esaustivo, sono la possibilità di acquistare articoli di cartoleria all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari, o beni di prima necessità (che sono quindi aperti) e la facoltà di vendere fiori e piante, ma solo tramite consegna a domicilio.

Sempre per il commercio e sempre per l'area Lombarda le regole restano molteplici. Nei giorni festivi e prefestivi, per esempio, è vietata la vendita dei prodotti rientranti nelle seguenti categorie: computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici in esercizi non specializzati, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni in esercizi specializzati, articoli per l'illuminazione, ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, ottica e fotografia.

L’accesso alle attività commerciali al dettaglio è consentito a un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani, per limitare al massimo la concentrazione di persone.

Si raccomanda la rilevazione della temperatura corporea dei clienti, oltre che del personale, prima del loro accesso, da parte dei gestori degli ipermercati, supermercati, discount alimentari e farmacie. Se la temperatura rilevata è uguale o superiore a 37,5 °C, la persona deve tornare a casa, limitare al massimo i contatti sociali e contattare il proprio medico curante. Restano sospesi i mercati coperti, i mercati scoperti e le fiere, sia per il settore alimentare che per quello non alimentare.

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