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La liberalizzazione commerciale non si tocca
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La liberalizzazione commerciale non si tocca
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“Esprimiamo soddisfazione per la sentenza depositata ieri dalla Corte Costituzionale che conferma la piena liberalizzazione delle aperture domenicali e festive dei negozi introdotta dalla legge Salva Italia”. br />
Queste le affermazioni di Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione, a commento della sentenza della Corte Costituzionale, che si è pronunciata sui ricorsi presentati da alcune Regioni (Piemonte, Veneto, Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Toscana, Friuli Venezia Giulia) contro l’art. 31, della legge “Salva Italia” ritenuto, dalle ricorrenti, invasivo della competenza legislativa regionale in materia di commercio.
La sentenza della Corte Costituzionale respinge tutti i ricorsi e afferma la piena legittimità dell’art. 31 della legge “Salva Italia”, in quanto emanato a tutela della concorrenza, materia di competenza esclusiva del legislatore statale.
In particolare si legge nella sentenza che in materia di “…. tutela della concorrenza – ricomprendente le misure dirette a promuovere l’apertura di mercati o ad instaurare assetti concorrenziali, mediante la riduzione o l’eliminazione dei vincoli al libero esplicarsi della capacità imprenditoriale e alle modalità di esercizio delle attività economiche – è consentito al legislatore statale intervenire anche nella disciplina di orari degli esercizi commerciali ….”.
Ancora “ … la liberalizzazione da intendersi come razionalizzazione della regolazione, costituisce uno degli elementi di promozione della concorrenza capace di produrre effetti virtuosi per il circuito economico ….”. Infine “L’eliminazione dei limiti agli orari e ai giorni di apertura al pubblico degli esercizi commerciali favorisce, a beneficio dei consumatori, la creazione di un mercato più dinamico e più aperto all’ingresso di nuovi operatori e ampia la possibilità di scelta del consumatore”.
“La sentenza della Corte Costituzionale – conclude il Presidente – conferma una legge che permette un assetto più moderno e concorrenziale del settore del commercio, in grado ora di essere più coerente con i nuovi bisogni dei consumatori. Ci conforta inoltre per tutte le azioni che abbiamo intrapreso in questi mesi a tutela della libertà imprenditoriale, un principio cardine sul quale costruire un sistema
economico più efficiente e competitivo. In particolare in quanto nella stessa sentenza vi è anche un chiaro riferimento alla legittimità delle semplificazioni in materia di nuove aperture di punti vendita”.
Queste le affermazioni di Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione, a commento della sentenza della Corte Costituzionale, che si è pronunciata sui ricorsi presentati da alcune Regioni (Piemonte, Veneto, Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Toscana, Friuli Venezia Giulia) contro l’art. 31, della legge “Salva Italia” ritenuto, dalle ricorrenti, invasivo della competenza legislativa regionale in materia di commercio.
La sentenza della Corte Costituzionale respinge tutti i ricorsi e afferma la piena legittimità dell’art. 31 della legge “Salva Italia”, in quanto emanato a tutela della concorrenza, materia di competenza esclusiva del legislatore statale.
In particolare si legge nella sentenza che in materia di “…. tutela della concorrenza – ricomprendente le misure dirette a promuovere l’apertura di mercati o ad instaurare assetti concorrenziali, mediante la riduzione o l’eliminazione dei vincoli al libero esplicarsi della capacità imprenditoriale e alle modalità di esercizio delle attività economiche – è consentito al legislatore statale intervenire anche nella disciplina di orari degli esercizi commerciali ….”.
Ancora “ … la liberalizzazione da intendersi come razionalizzazione della regolazione, costituisce uno degli elementi di promozione della concorrenza capace di produrre effetti virtuosi per il circuito economico ….”. Infine “L’eliminazione dei limiti agli orari e ai giorni di apertura al pubblico degli esercizi commerciali favorisce, a beneficio dei consumatori, la creazione di un mercato più dinamico e più aperto all’ingresso di nuovi operatori e ampia la possibilità di scelta del consumatore”.
“La sentenza della Corte Costituzionale – conclude il Presidente – conferma una legge che permette un assetto più moderno e concorrenziale del settore del commercio, in grado ora di essere più coerente con i nuovi bisogni dei consumatori. Ci conforta inoltre per tutte le azioni che abbiamo intrapreso in questi mesi a tutela della libertà imprenditoriale, un principio cardine sul quale costruire un sistema
economico più efficiente e competitivo. In particolare in quanto nella stessa sentenza vi è anche un chiaro riferimento alla legittimità delle semplificazioni in materia di nuove aperture di punti vendita”.
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