Nuova energia per Granterre, il colosso alimentare titolare di marche come Teneroni, Parmareggio, Senfter e molte altre, con 18 sedi produttive in Italia e un fatturato consolidato di 1,3 miliardi di euro.

Il gruppo ha siglato un accordo con altri due grandi soggetti cooperativi con base in Emilia-Romagna, cioè la multiutility Hera e Cpl Concordia, specialista nelle soluzioni per le energie pulite.

Si prevede che, a fronte di 20 milioni di euro di investimenti, l’autoproduzione energetica del leader dei salumi e formaggi stagionati, passi, in 5 anni, dal 27 al 50% del fabbisogno, per contribuire alla raggiungimento della neutralità carbonica.

In particolare, gli interventi comporteranno la realizzazione di numerosi impianti in grado di migliorare l’efficienza energetica e di evitare le ricadute dei processi produttivi. In programma la costruzione di impianti fotovoltaici senza consumo di suolo, di impianti di cogenerazione e trigenerazione e, più in generale, l’adozione di un ampio ventaglio di tecnologie in grado di razionalizzare i consumi e garantire l’incremento dell’efficienza energetica nel contesto industriale. A queste si affiancherà lo studio di ipotesi progettuali più di frontiera, come la produzione e l’utilizzo di biometano, biogas e idrogeno verde.

«Granterre – si legge in una nota - si inserisce nel comparto delle aziende ad alta intensità energetica e la sua attività è caratterizzata da processi produttivi complessi, per i quali è possibile individuare soluzioni tecnologiche in grado di fornire un importante aiuto nella riduzione dell’impronta di carbonio».

Giuliano Carletti, Ad di Granterre, osserva che «l’accordo rientra in pieno nelle politiche di sviluppo sostenibile del gruppo e darà certamente importanti benefici, sia dal punto di vista economico che ambientale –. Ma non è da oggi che lavoriamo per il miglioramento dei sistemi di gestione, adottando processi, tecnologie e prassi utili a ridurre i consumi energetici e idrici, oltre che l’inquinamento. Nel solo 2021 siamo riusciti ad abbattere del 17,5% il consumo di energia e sono diversi i progetti di ulteriore efficienza già in corso di realizzazione. Ora vogliamo fare di più e meglio: infatti il nostro intento è di coniugare la crescita del business e la solidità finanziaria con la sostenibilità ambientale».