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Vino, nei primi 9 mesi volumi venduti -3,4%. Da Carrefour 3 cataloghi dedicati nel 2024

Vino, nei primi 9 mesi volumi venduti -3,4%. Da Carrefour 3 cataloghi dedicati nel 2024
Vino, nei primi 9 mesi volumi venduti -3,4%. Da Carrefour 3 cataloghi dedicati nel 2024

Vino, nei primi 9 mesi volumi venduti -3,4%. Da Carrefour 3 cataloghi dedicati nel 2024

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

L’estate non cambia il trend negativo delle vendite di vino nella distribuzione moderna.

Il dato dei primi 9 mesi di quest’anno è del -3,4% a volume (nel semestre la perdita era del -3,9%) per un valore di 2,1 miliardi di euro che lascia la variazione a +3,4%. Secondo NielsenIQ, i vini fermi registrano -3,9% a volume e +2,6% a valore mentre gli spumanti indicano, rispettivamente, +0,6% e +6,2% (a 455 milioni di euro).

A margine dell’evento Carrefour di Milano wine week, Camilla Lunelli, contitolare della cantina Ferrari Trento, ha osservato che “la domanda rimane debole. Va peggio nella distribuzione moderna e meglio nell’Horeca. Ma ci sta: dopo anni di crescita continua un assestamento è fisiologico. Rimane ancora forte la fascia alta/altissima, ma temiamo che possa cedere. Tuttavia sul medio lungo periodo continuiamo a essere positivi. Tanto che pensiamo di allargare ulteriormente in corsa il progetto di ampliamento del nostro stabilimento di Ravina”.
Lunelli si riferiva alla Cittadella del vino di Trento, un progetto da 35 milioni di euro attualmente in via di realizzazione. Poi ha aggiunto: “Sul fronte internazionale, cresce bene l’export, in particolare gli Stati Uniti”.

Generazioni davanti al calice

Dall’indagine di Swg “Raccontare il vino, oltre l’etichetta”, commissionata da Carrefour Italia e presentata durante la kermesse milanese, è emerso che la maggioranza dei consumatori è mossa dallo stare in compagnia, giovani in primis. Con l’alzarsi dell’età, ci si sofferma maggiormente sulla qualità del prodotto, prendendosi il giusto tempo per degustarlo, nominata come occasione di consumo primaria dal 28% della Gen X. I Millennials, invece, sono un target senza troppe pretese sul vino, che ama circondarsi di momenti di scambio, davanti a un buon bicchiere, indipendentemente dalla conoscenza del prodotto.

Tra i canali di acquisto maggiormente consultati, è proprio il supermercato a confermarsi come canale di vendita preferito da oltre il 60% degli intervistati, e davanti allo scaffale la zona di provenienza del vino è il secondo fattore maggiormente osservato nella scelta.
Nello storytelling del vino il territorio è posto al centro per circa 1 persona su 2 (52%), mentre il “produttore” e la “marca” incidono ancora poco sui consumatori (23% e 15%). Lunelli si è detta d’accordo sulla convivialità “come uno dei driver fondamentali del consumo di vino. La convivialità, che culmina nel momento del brindisi, ha infatti un valore sociale importante e, nella cultura italiana, porta il vino ad accompagnarsi al cibo, in un modello di consumo consapevole. Altro tema evidenziato come prioritario dall’indagine è il legame con il territorio, che per noi è rappresentato dalla viticoltura di montagna del Trentino”. L’imprenditrice si è invece dissociata dallo scarso peso emerso dal sondaggio per produttore e marca. Sottolineando come la qualità del prodotto sia sostenuta dalla credibilità conquistata sul campo dal produttore e dal brand.

Per Francesco Zonin, vice presidente del gruppo Zonin1821, “il legame con le nuove generazioni è un tema importante per l’industria del vino a livello globale. In primo luogo, con Millennials e Gen Z, il mondo del vino deve imparare a dialogare con temi complementari rispetto a quelli ai quali siamo abituati a pensare che però troppo spesso sono centrati sulle sole caratteristiche organolettiche del prodotto. Dobbiamo sempre di più invitare a riflettere sul consumo responsabile, comunicare le diverse culture vitivinicole che custodiamo, spiegare il rapporto tra vino e salute”.

Nuovi cataloghi in vista

Dal proprio canto, Carrefour ha ribadito la nuova strategia della qualità e della comunicazione, liberando il vino dal vincolo del prezzo e fidelizzando un cliente più giovane che compie le scelte con dinamiche diverse dal passato. Carrefour Italia distribuisce 1.700 etichette e negli ultimi 3 anni l’assortimento è stato rivisto per il 75%.

Lorenzo Cafissi, head of beverage di Carrefour Italia, ha annunciato che dal 2024 verranno pubblicati a marzo, maggio e ottobre 3 cataloghi di vino, di cui nel primo ci sarà la partecipazione all’Aperitivo Festival. Previsti anche una serie di eventi nel flagship store Terre d’Italia, aperto lo scorso maggio in piazza De Angeli, a Milano. Infine, sempre dal 2024 partirà un processo di internazionalizzazione, nel quale il team di Carrefour Italia si occuperà dell’export, della comunicazione e commercializzazione del vino italiano in Europa.

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