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Vinitaly, tutto rimandato al 2021

Vinitaly, tutto rimandato al 2021
Vinitaly, tutto rimandato al 2021

Vinitaly, tutto rimandato al 2021

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Redazione

Prima un rinvio a giugno.

Ora, con una nota ufficiale Veronafiere annuncia una decisione ancora più radicale: l’edizione 2020 di Vinitaly non si farà. Tutto rimandato al 2021. La scelta fatta dal Consiglio di amministrazione di Veronafiere è stata sollecitata con forza dagli espositori e produttori vitivinicoli, preoccupati che l’emergenza Coronavirus potesse pregiudicare il buon esito della 54esima edizione della manifestazione scaligera.

«Il perdurare dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, con il susseguirsi dei decreti urgenti della presidenza del Consiglio dei ministri, e la più recente propagazione dello stesso a livello europeo e non solo, hanno reso improcrastinabili alcune decisioni. Per tali ragioni Il consiglio di amministrazione, d’intento con la direzione generale e il management, ha deliberato oggi in merito a molteplici aspetti essenziali per il proseguimento dell’attività del Gruppo. Fra questi, la ridefinizione di obiettivi, strategie e investimenti per la messa in sicurezza dei prodotti, della propria clientela e del business dei settori correlati», sottolinea il presidente di Veronafiere Maurizio Danese.

Con Vinitaly sono rinviate anche le concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech. Le nuove date delle manifestazioni sono state riprogrammate al 18-21 aprile 2021, mentre Veronafiere concentrerà la seconda parte dell’anno 2020 al sostegno del business delle aziende italiane sui mercati.

       
       

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