Uova

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Lo scorso 16 dicembre, il Parlamento europeo ha nuovamente invitato la Commissione a perseguire il progetto della messa al bando dell’allevamento in batteria entro il 1 gennaio 2012, come già stabilito dalla Direttiva relativa al benessere delle galline ovaiole (1999/74/EC) e a contrastare possibili tentativi di rinvio della scadenza da parte degli Stati membri. br />
La questione delle uova provenienti dell’allevamento in batteria solleva numerosi problemi sia in termini di condizioni sanitarie sia per quanto concerne le possibili conseguenze economiche.
La risoluzione approvata dal Parlamento, infatti, considera dannose eventuali deroghe o rinvii, in quanto non sono utili alla salvaguardia della suddetta categoria di galline e provocherebbero “distorsioni del mercato, penalizzando quei produttori che hanno già investito nell’utilizzo di sistemi alternativi a quello delle gabbie di batteria.
Pertanto il Parlamento invita la Commissione a pubblicare entro il 31 dicembre 2011 la lista dei produttori e fornitori di uova che non rispettano la Direttiva del 1999, adottando misure appropriate che impediscano loro di esportare fuori dai propri confini nazionali e adottando altrettante misure volte ad evitare pesanti conseguenze sul mercato (rischi di carenza di scorte e conseguente aumento dei prezzi)
La questione delle uova provenienti dell’allevamento in batteria solleva numerosi problemi sia in termini di condizioni sanitarie sia per quanto concerne le possibili conseguenze economiche.
La risoluzione approvata dal Parlamento, infatti, considera dannose eventuali deroghe o rinvii, in quanto non sono utili alla salvaguardia della suddetta categoria di galline e provocherebbero “distorsioni del mercato, penalizzando quei produttori che hanno già investito nell’utilizzo di sistemi alternativi a quello delle gabbie di batteria.
Pertanto il Parlamento invita la Commissione a pubblicare entro il 31 dicembre 2011 la lista dei produttori e fornitori di uova che non rispettano la Direttiva del 1999, adottando misure appropriate che impediscano loro di esportare fuori dai propri confini nazionali e adottando altrettante misure volte ad evitare pesanti conseguenze sul mercato (rischi di carenza di scorte e conseguente aumento dei prezzi)
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