Prezzi caldi: il Governo prepara la lista dei prodotti di largo consumo a Iva ridotta
Prezzi caldi: il Governo prepara la lista dei prodotti di largo consumo a Iva ridotta
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di Emanuele
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Una riduzione dell’Iva sui prodotti nel carrello della spesa.
Crisi politica a parte, il governo Draghi ci sta lavorando ma l’idea era stata lanciata a marzo, con una pagina intera sui quotidiani, da Gs1 Italy (in accordo con Federdistribuzione), un organismo tecnico che sviluppa gli standard più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese.
L’obiettivo è di aiutare prevalentemente le famiglie a basso reddito, ma anche ridefinire l’elenco dei beni che rientrano nell’aliquota agevolata del 5/10%.
Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha spiegato di essere al lavoro sul tema assieme al collega Daniele Franco, titolare del dicastero dell’Economia. “Per le famiglie a basso reddito - ha detto Brunetta al congresso del sindacato della Polizia - il carrello al supermercato rischia di restringersi, per questo sto lavorando a una serie di interventi per lasciare intatto quel carrello”.
Quali risorse
Per farlo si
dovrebbe utilizzare l’extragettito dell’Iva generato da un’inflazione nel
carrello arrivata all’8,3% su base annuale (Istat). Ad oggi l’aliquota massima su beni e servizi di
largo consumo è del 22%. Non è ancora stato stabilito l’elenco dei
prodotti che saranno coinvolti, ma si partirà da un’apposita direttiva
europea che il governo ha in programma di attuare in autunno.
La legge Ue dà ai Paesi membri la possibilità di applicare aliquote ridotte a
partire dal 5% a massimo 24 categorie di prodotti. La lista è prevista
dalla stessa direttiva e contempla beni e servizi che già godono di aliquota
agevolata, tra il 5 e il 10%: gli alimentari innanzitutto, ma anche
l’erogazione dell’acqua, i farmaci, gli apparecchi medici, i servizi di
trasporto, i libri e i giornali.
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