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Osservatorio Nutrizione e Benessere: gli italiani apprezzano il tonno in scatola

Osservatorio Nutrizione e Benessere: gli italiani apprezzano il tonno in scatola
Osservatorio Nutrizione e Benessere: gli italiani apprezzano il tonno in scatola

Osservatorio Nutrizione e Benessere: gli italiani apprezzano il tonno in scatola

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Redazione

Il tonno in scatola si conferma anche quest’anno protagonista dell’estate.

A dimostrarlo l’indagine sui consumi degli Italiani condotta dall’Istituto Ixè per l’Osservatorio Nutrizione e Benessere promosso da Nostromo, in collaborazione con Andid, Associazione Nazionale Dietisti, che fornisce il supporto scientifico per una corretta informazione al consumatore.

Dai primi risultati si evidenzia come il tonno in scatola sia il prodotto ittico conservato più diffuso (89%) in maniera trasversale tra le diverse fasce d’età. Il consumo di tonno conservato si mantiene costante per una larga parte di italiani (75%) e la quota di consumatori che ne dichiara un aumento (14%) supera quella che ne ha ridotto il consumo (10%).

Il 55% di chi mangia tonno in scatola lo fa almeno una volta a settimana, nel 19% dei casi addirittura più volte nell’arco della settimana. La frequenza media di consumo è di 1,1 occasioni settimanali, con valori più elevati tra gli under 55 (tra i 35-44enni si raggiunge il picco di 1,35 volte a settimana).

La tipologia di tonno in scatola maggiormente consumato è quello in olio d’oliva (63%). Quattro consumatori di tonno su dieci preferiscono quello in olio evo, mentre uno su tre sceglie la variante al naturale, più apprezzata tra gli under 34 e gli sportivi (33%). Il prodotto viene scelto per preparazioni leggere e fresche come insalate (71%), come ingrediente per sughi con cui condire la pasta (61%) o da solo (39%).

Praticità e gusto sono i principali parametri di scelta. La facilità di consumo (64%) è l’elemento maggiormente citato dai giovani; le altre motivazioni sono legate al sapore/gusto (51%), alla versatilità (32%), al buon rapporto qualità-prezzo (25%) e, a seguire, agli aspetti nutritivi (20%) e alla salubrità (17%). Il 90% dei consumatori acquista prodotti ittici conservati nella grande distribuzione (supermercati e ipermercati) e il 15% anche nei discount. Solo uno su dieci, si rifornisce negli alimentari di quartiere.

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