Ortofrutta italiana: servono nuovi mercati
Ortofrutta italiana: servono nuovi mercati
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CSO Italy lancia l’allarme del Made in Italy ortofrutticolo: l’Italia rimane leader a livello europeo nella produzione di ortofrutta, che recentemente si è attestata su circa 31 milioni di tonnellate complessive, ma nell’ultima campagna si è assistito ad un crollo dell’export.
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Nella Penisola si produce molto e meglio con grande attenzione alla qualità e alla salubrità dei prodotti, come attestano i dati Efsa, e, in termini di valore, l’ortofrutta italiana degli ultimi dieci anni è cresciuta da circa 12 a 13,5 miliardi di euro.
Questi sono segnali positivi ma c’è un campanello d’allarme che non può essere trascurato secondo CSO Italy: il crollo dell’export nell'ultima campagna, che ha registrato i risultati peggiori degli ultimi dieci anni.
«Le ragioni possono essere contingenti ma certamente - dichiara Elisa Macchi, direttore di CSO - il problema grave è la mancanza di sbocchi su nuovi mercati. Dobbiamo affrontare con pragmatismo e rigore il problema dei dossier fitosanitari che non si sbloccano per pere e mele in Cina o per il Giappone o il Vietnam».
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